Cagliari, paura in pieno centro: un grosso albero si abbatte sulle auto in via Paoli.

La pianta di un giardino dell’asilo nido abbandonato, poi occupato da abusivi, ha sfondato la cancellata, invadendo la carreggiata.

Cagliari, via Paoli: un boato improvviso rompe la quiete del mattino, un albero di grandi dimensioni si schianta sulle auto in sosta, accartocciando le lamiere e piegando l’inferriata che delimitava l’area di un vecchio asilo nido abbandonato, poi occupato abusivamente.

La pianta, cresciuta nel giardino ormai incolto e lasciata senza cure per anni, ha ceduto all’improvviso, sfondando la cancellata e invadendo l’intera carreggiata, risparmiando solo la corsia riservata ai bus, fortunatamente nessuno è rimasto ferito ma i danni alle vetture sembrano rilevanti, con alcune completamente sommerse dalla massa verde del tronco e dei rami. Sul posto si attende l’intervento dei vigili del fuoco per la rimozione dell’albero e la messa in sicurezza dell’area, mentre i residenti e i passanti osservano attoniti l’accaduto, un episodio che riaccende l’attenzione sull’abbandono di molte aree urbane nel cuore della città.

Cagliari, sbarca dalla nave con un chilo di coca nel bagnoschiuma: scoperto dai cani.

Sbarca dal traghetto con il suo trolley apparentemente innocuo, ma dentro il bagnoschiuma nascondeva più di un chilo di cocaina: a incastrarlo è stato il fiuto infallibile di un cane antidroga. È successo al porto di Cagliari, al molo Rinascita, dove nelle prime ore del mattino i carabinieri del Comando provinciale, durante un controllo mirato ai passeggeri in arrivo da Napoli, hanno fermato un uomo di trentanove anni appena sceso dalla nave.

Sembrava tutto regolare, ma qualcosa nei suoi movimenti ha insospettito gli agenti e soprattutto il cane dell’unità cinofila, che ha segnalato insistentemente il bagaglio. Dentro, ben nascosti tra confezioni di bagnoschiuma e detersivo, i militari hanno trovato oltre cento ovuli sigillati contenenti cocaina purissima, per un peso complessivo di un chilo e cento grammi. La sostanza, una volta tagliata e distribuita, avrebbe potuto fruttare migliaia di euro sul mercato locale. L’uomo è stato immediatamente arrestato e accompagnato nel carcere di Uta, mentre proseguono le indagini per capire se dietro al suo viaggio si nasconda una rete di traffico più ampia.