Un disco dedicato agli emigrati sardi. “Brincu”, per i 30 anni di musica di Maria Giovanna Cherchi

Si tratta di un progetto discografico celebrativo, dedicato soprattutto ai balli tradizionali di tutte le zone dell’isola, riarrangiati e suonati in presa diretta per omaggiare la terra e le tradizioni della Sardegna
A cura di Massimiliano Perlato.
“Questo disco è dedicato a mia nonna Giovanna e a tutta la mia famiglia”. Un anniversario importante per Maria Giovanna Cherchi che quest’anno festeggia con un nuovo disco e un nuovo spettacolo i suoi primi trent’anni di carriera. Per condividere la festa e la gioia, arriva un nuovo disco intitolato “Brincu”, prodotto da R&G Music, arrangiato da Gabriele Oggiano, suonato dai musicisti che l’accompagnano da sempre dal vivo.
Si tratta di un progetto discografico celebrativo, dedicato soprattutto ai balli tradizionali di tutte le zone dell’isola, riarrangiati e suonati in presa diretta per omaggiare la terra e le tradizioni della Sardegna, tornando così un po’ alle origini. “Ringrazio di cuore R&G Music – racconta Maria Giovanna -, una tra le principali etichette in Sardegna, è l’agenzia che mi segue nel management da quando avevo 17 anni. Tutti i miei collaboratori, di ieri e di oggi, che sono stati sempre al mio fianco facendomi sentire sicura e serena e che hanno ricambiato la mia fedeltà e lealtà. Abbiamo creato nel tempo un rapporto empatico che consente di chiedere reciprocamente sacrifici e favori”.
Le parole escono dal cuore della Cherchi, la cantante più amata e apprezzata in tutta l’isola. Le sue considerazioni d’affetto raggiungono ogni musicista: Antonello Falchi, Federico Fresi, Danilo Porcheddu, Mattia Melis, Maurizio Bizzarro. Termini d’elogio anche per tutta l’Artist Service guidata da Edoardo Tuveri. “Grazie di cuore – aggiunge la cantante originaria di Bolotana – a Nicola Loi che ha scritto per me con passione e determinazione, a Tonio Pani e Andrea Columbano per la loro inesauribile e preziosa vena poetica”.
Il singolo che dà il titolo al lavoro è ispirato al bellissimo ballo tradizionale baroniese ed è una sintesi perfetta di quello che è stato in questi anni il viaggio di Maria Giovanna tra festeggiamenti e comitati: un salto! Il nuovo Tour 2025 toccherà tantissimi paesi dell’isola, gli amati circoli sardi nel mondo e anche le scuole.
“Ho vissuto questi 30 anni di musica con leggerezza, in serenità, non li ho contati neppure una volta! – rammenta con commozione – Oggi li vedo e li descrivo come ‘unu Brincu’. Sono stati anni veloci, intensi. Sono volati in serenità carichi di grandi soddisfazioni professionali, di tante canzoni e collaborazioni, incontri e scelte perché ogni salto è un gesto di coraggio, di libertà e scoperta di sé. Mi sono sentita sempre responsabile della fiducia e dell’affetto che i sardi avevano riposto in me, sin da quando appena sedicenne, calcavo i palchi di Sardegna, con l’abito da sera, senza l’abito tradizionale”.
Giovane e testarda, innamorata da bambina dei canti tradizionali e con il forte desiderio d’innovazione cercando nelle nuove canzoni, un qualcosa in più da regalare al suo pubblico, la Cherchi ha davvero creato un incantevole itinerario di solo andata verso il cuore della gente, oltre l’esperienza unica di cantare per qualcuno, ha cercato di rappresentare con la sua potente voce innovatrice, il suono fiero della terra di Sardegna, attraverso le sue forme, il suo carattere, le paure, i sogni.
In questo disco c’è tutto questo, oltre alla passione di sempre per i suoni arcaici. E’ un ritorno al passato musicale per l’artista, lasciando consapevolmente la finestra aperta verso il futuro della musica della Sardegna. Il viaggio continua e “Brincu” oggi più che mai è spaziare, andare a ricercare, percorrere un tragitto tra le note per poi tornare a “su connottu”, omaggiando una terra dalle innumerevoli peculiarità positive attraverso la melodia.
Nella sua terra, tra il campanile della chiesa di san Pietro e quello di san Bachisio, la cantante genera impetuose interazioni sui media e sui social con la stessa naturale genuinità con cui si lascia accarezzare i lunghi capelli dalle persone per strada. Sono giovani e anziani a giurare che mai si sarebbero aspettati di sentire una voce tanto potente uscire da un corpo così esile. Una forza che sa dissetarsi alla fonte del repertorio della canzone popolare sarda, nel respiro internazionale alla matrice folclorica.
C’è ancora una raffica di ringraziamento per Maria Giovanna Cherchi a corollario dei suoi primi trent’anni in musica: “Grazie a Costantino Doppiu, Roberto Tangianu, Gianluca Fadda per l’amicizia che si è tramutata in musica preziosa. Grazie al talento del Tenore Romanzesu di Bitti, presente e futuro del nostro canto arcaico. Rimembro Antonio Carta per avermi affiancato nell’omaggio a Maria Carta e a Leonardo Marras per la fiducia di sempre. Grazie al talento sempre vivo di Francesco Pilu e ai ‘Cordas e Cannas’ che ho voluto omaggiare”.
Si ferma a riprender fiato prima di ricordare ancora Omar Bazzoni, Gabriele Oggiano e a Maurizio Bizzarro per il lavoro di coordinamento. Infine il grazie più grande? “Ai comitati, alle associazioni, a chi mi ha scelto per tanti anni per fare festa. Grazie a tutti i Circoli Sardi nel mondo, quelli che mi hanno ospitato e quelli che visiterò con onore e orgoglio”.

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