Griffe Auto: una storia che parla di famiglia, passione per i motori e qualità su strada

Siamo andati alla scoperta della concessionaria Griffe, l'azienda che ha trasformato affidabilità e trasparenza in componenti di serie per ogni cliente
Il mondo dell’auto non è fatto solo di cilindrate, carrozzerie lucide e nuove tecnologie: è un universo che unisce innovazione, emozione e identità. Per molti, l’automobile è molto più che un mezzo di trasporto. È il primo grande acquisto, un simbolo di libertà, il compagno di viaggio verso mete lontane o semplicemente la protagonista di piccoli traguardi quotidiani. Dalle gare di rally alle domeniche passate a lucidare l’auto di famiglia, ogni generazione ha un proprio ricordo legato alle quattro ruote. In questo contesto prende forma la storia della concessionaria Griffe, un’impresa a conduzione familiare che da quasi quarant’anni coltiva e trasmette la passione per l’automobilismo con dedizione e professionalità. La passione per le auto, Roberto Giacobbe, l’ha coltivata sin da ragazzino. A raccontarci la storia della concessionaria Griffe, è il figlio Francesco: “Il nostro lavoro è fatto appunto di passione, tradizione e innovazione. È una realtà strettamente familiare, ci lavoriamo io e mia sorella e mio padre che iniziò in questo settore 50 anni fa, con il titolare del marchio Citroën”.
Nel mondo automobilistico attualmente in Sardegna sono tra i rivenditori che garantiscono la migliore qualità ed efficienza.
“Quattro decenni fa – continua il titolare – la mia famiglia si è messa in proprio ed è nato il marchio Griffe che si è sempre distinto per il suo impegno nella vendita di autovetture nuove e usate, diventando un punto di riferimento regionale per gli appassionati e gli acquirenti di auto. Portammo per la prima volta nella nostra regione i marchi Saab e Mazda. La nostra storia inizia quindi nel 1987 a Sassari, e da allora, la nostra crescita è stata una costante evoluzione verso l’eccellenza”.
Ma cosa rende questa concessionaria capace di superare le tante crisi che l’automotive ha dovuto affrontare in questi decenni?
“Di certo non è mai facile. Dal 2015 abbiamo preso la decisione di passare totalmente all’usato di qualità, semi nuovo e ultra garantito. In parole semplici, le nostre auto hanno un breve passato e completamente tracciato, chi le compra non incorre in brutte sorprese. In più siamo cresciuti insieme alle esigenze dei nostri clienti, adattandoci e innovando costantemente”.
Spesso i sardi che vogliono comprare un usato si recano fisicamente nella terra ferma credendo di fare un buon acquisto ma noi offriamo la possibilità di comprare l’auto che desiderano, senza dover oltrepassare il mare. Infatti la vision di Griffe si basa sulla continua ricerca delle migliori offerte automobilistiche in Europa, assicurando ai nostri clienti accesso alle vetture più esclusive e alle tecnologie più avanzate” tiene a precisare Francesco.
Per garantire il prodotto più sicuro non acquistano né da privati né da aste ma da fornitori ventennali e da flotte di autovetture aziendali semi nuove (con chilometraggio certificato) e soprattutto una certa tracciabilità della manutenzione.
“In più ci impegniamo a fornire consulenza esperta e soluzioni personalizzate che rispondano alle esigenze di mobilità dei nostri clienti, con l’obiettivo di superare le loro aspettative ad ogni visita”.
Altra caratteristica non trascurabile della concessionaria Griffe è che ogni cliente è unico e come ribadisce Francesco “merita un’attenzione speciale. Per questo offriamo servizi personalizzati per garantire la migliore esperienza di acquisto, dalla scelta del modello alle soluzioni di finanziamento”.
Gli interni della concessionaria, che si trova nella zona industriale di Pressa Niedda, sono stati totalmente rinnovati due anni fa. L’ambiente è stato progettato per creare un’esperienza di vendita e visita piacevole e informativa. Gli spazi includono aree di accoglienza, showroom per l’esposizione delle auto, aree di trattativa private e back office.
“Guardiamo al futuro dell’automobilismo con innovazione e sostenibilità, aspirando a diventare la concessionaria di riferimento in Sardegna per chi cerca non solo un’auto, ma una soluzione di mobilità completa e su misura. La nostra clientela è abbastanza giovane, l’età media è 40 anni, infatti svolgiamo anche noleggio a lungo termine o giornaliero. Una servizio sempre più richiesto da turisti e anche residenti. Da ricordare anche che la nostra esclusiva linea di “Vetture Aziendali Jahreswagen”, auto tedesche con un anno di vita, anche in questo caso garantendo qualità e prestazioni superiori. E per ultimo quest’anno abbiamo iniziato a vendere auto storiche e Youngtimer, visto che anche da noi in Italia, sempre più persone sono interessate ad auto d’epoca”.
Una passione che non si ferma mai, un impegno che continua a crescere. Griffe Auto è la testimonianza di una tradizione familiare che guarda al futuro con innovazione, affidabilità e attenzione al cliente. Perché ogni viaggio merita di essere straordinario.

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Meraviglie di Sardegna, Nostra signora del Regno ad Ardara, il Duomo Nero

Si tratta di una delle chiese più belle e misterioso della Sardegna, andiamo alla scoperta di questo incredibile monumento medievale tutto nero.
Meraviglie di Sardegna, Nostra signora del Regno ad Ardara, il Duomo Nero.
Si tratta di una delle chiese più belle e misterioso della Sardegna, andiamo alla scoperta di questo incredibile monumento medievale tutto nero.
Nostra Signora del Regno ad Ardara: il misterioso Duomo Nero della Sardegna.
Immergetevi nella meraviglia di uno dei tesori più affascinanti e misteriosi della Sardegna, un monumento che incanta per la sua storia, la sua architettura e il suo alone di enigmatico fascino: la Chiesa di Nostra Signora del Regno, conosciuta anche come il Duomo Nero. Situata nella parte nord-occidentale dell’isola, in provincia di Sassari, questa straordinaria chiesa si presenta come una macchia nera che si staglia sul verde intenso di un monte, attirando lo sguardo di chi attraversa queste terre. La sua presenza imponente e scura all’ingresso di Ardara, borgo incastonato sulle pendici del Montesanto nel cuore del Logudoro, la rende uno dei simboli più riconoscibili e suggestivi di tutta la Sardegna. La chiesa sorge accanto ai ruderi di un antico palazzo reale, che un tempo fu la sede dei giudici di Torres, i quali vi prestavano giuramento nell’altare della chiesa e qui trovarono sepoltura. Dalla sua posizione su un alto poggio, domina la pianura sottostante, offrendo uno spettacolo di rara bellezza e di grande suggestione. La sua costruzione, fatta con conci di trachite ‘ferrigna’ di colore nero intenso, contribuisce a dare a questo edificio un aspetto di misteriosa imponenza, quasi fosse un guardiano silenzioso delle storie antiche e delle leggende locali. Originariamente, questa struttura era soltanto una cappella, ma nella seconda metà dell’XI secolo fu affidata alla cura del giudice Comita, o forse di sua sorella, che la ampliò con grande cura. I lavori furono portati a termine nel 1107 da maestranze pisane, come testimoniato dall’epigrafe di consacrazione ancora visibile sull’altare. Così nacque uno dei monumenti più straordinari dell’architettura romanica in Sardegna, un capolavoro di essenzialità, forza e imponenza. La sua bellezza colpisce ancora di più grazie al contrasto tra il nero della pietra basaltica e la luce dorata della pala cinquecentesca collocata sull’altare, che aggiunge un tocco di preziosa luminosità a questo scenario già di per sé magico.
La facciata, suddivisa in cinque specchi da eleganti lesene, si apre con un portale ad arco che invita alla scoperta di un mondo antico. Su un fianco, il campanile si erge con fierezza, completando il quadro di un edificio che sembra sospeso tra il passato e il presente. All’interno, le tre navate scandite da pilastri robusti creano uno spazio di grande respiro, con le due navate laterali voltate a crociera e quella centrale coperta da un soffitto in legno, che ancora oggi conserva il suo antico fascino. Nell’abside si trova il Retablo maggiore, un’opera che narra la storia della Salvezza attraverso un ciclo di immagini raffiguranti profeti, patriarchi, santi e la Beata Vergine, un vero e proprio racconto visivo della fede. Questo capolavoro, realizzato nel 1515, si distingue per la sua raffinatezza e il suo valore storico. All’interno della chiesa, si possono ammirare anche affreschi seicenteschi, che rappresentano i dodici apostoli e i quattro padri della Chiesa, e il retablo minore, un pulpito in legno che narra la Passione di Cristo con grande intensità. Un altro elemento di grande valore artistico è lo stendardo processionale, risalente agli inizi del XII secolo, dipinto con maestria: da un lato raffigura la Madonna con il Bambino, dall’altro il volto di Cristo nascosto sotto il velo della Veronica, un’opera che ancora oggi accompagna le processioni durante la festa patronale di Ardara. Questa celebrazione, che si svolge il 9 maggio, richiama folle di devoti e si conclude con la tradizionale processione, accompagnata dal coro dei sos gosos, un canto antico e struggente che rende omaggio alla Madonna. La festa si anima anche con canti, balli e spettacoli folkloristici, creando un’atmosfera di gioia e spiritualità che coinvolge tutta la comunità e i visitatori provenienti da ogni dove, attratti dalla magia di un luogo che sa unire storia, fede e tradizione in un’unica, affascinante esperienza.

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