Il richiamo del sole e delle temperature estive ha riempito questa mattina la Spiaggia del Poetto di Cagliari, con tantissimi turisti e residenti pronti a godersi un primo anticipo d’estate. L’arenile si è animato fin dalle prime ore con famiglie, giovani e curiosi. 

Ma la vera sorpresa della giornata è arrivata dal mare: un’invasione di meduse ha accolto chi sperava di fare il primo tuffo dell’anno. Le acque cristalline, solitamente invitanti, erano punteggiate da decine di esemplari, che sono arrivati fino sulla battigia, rendendo il bagno un’impresa rischiosa. In molti hanno preferito immortalare la scena con i cellulari, piuttosto che rischiare un incontro ravvicinato con le meduse urticanti.

Nonostante l’imprevisto, il Poetto ha regalato una giornata di relax e atmosfera estiva, tra primi abbronzati della stagione e risate sotto gli ombrelloni improvvisati. Un assaggio che promette un’estate intensa, in attesa che gli stabilimenti aprano ufficialmente i battenti.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.