Meraviglie di Sardegna: le grotte di Is Zuddas, da visitare assolutamente se si va nel Sulcis

Le grotte di Is Zuddas, una delle meraviglie naturali più straordinarie della Sardegna, sono una tappa imperdibile per chi si avventura nel cuore del Sulcis.
Meraviglie di Sardegna: le grotte di Is Zuddas, da visitare assolutamente se si va nel Sulcis.
Le grotte di Is Zuddas, una delle meraviglie naturali più straordinarie della Sardegna, sono una tappa imperdibile per chi si avventura nel cuore del Sulcis. Queste cavità sotterranee, formatesi grazie all’instancabile azione dell’acqua che ha modellato la roccia dolomitica nel corso di milioni di anni, sono un vero e proprio monumento naturale che incanta ogni anno migliaia di visitatori, attratti dalla loro bellezza unica e dalle concrezioni straordinarie che vi si trovano.
Situate nel territorio di Santadi, nella parte sud-occidentale dell’isola, le grotte si sviluppano all’interno del Monte Meana, il cui rilievo si compone di rocce che risalgono a circa 530 milioni di anni fa. La bellezza delle grotte non è solo nella loro dimensione, ma anche nelle incredibili formazioni minerali che vi si trovano, come le rare aragoniti eccentriche, che ne fanno un sito senza pari nel mondo.
La cavità, ancora attiva, è un regno sotterraneo che si articola in diverse sale, ognuna caratterizzata da concrezioni e formazioni geologiche differenti. Il percorso turistico, che si snoda per circa 500 metri, offre una vista mozzafiato sulle stalattiti, stalagmiti, colate e cannule, ma è soprattutto per le aragoniti eccentriche che le grotte di Is Zuddas sono famose. Queste formazioni, che sembrano sfidare la gravità, si sviluppano in direzioni imprevedibili, creando spettacolari forme bizzarre e affascinanti. La Sala delle Eccentriche, infatti, è uno dei luoghi più straordinari: un ambiente fiabesco dove le concrezioni di aragonite si sviluppano in tutte le direzioni, dando vita a un panorama sotterraneo che appare irreale. La loro genesi rimane ancora un mistero, aggiungendo un alone di fascino e mistero a questo luogo unico.
Non è solo la bellezza naturale a rendere queste grotte speciali, ma anche la loro storia. Nel corso degli anni, la grotta è stata utilizzata per estrarre marmo, un’attività che ha lasciato segni evidenti, soprattutto nei danni causati dagli esplosivi degli anni ‘60. Nonostante questo, la grotta conserva ancora la sua maestosità, con concrezioni affascinanti che rivestono le pareti e il pavimento. La Sala dell’Organo, una delle più grandi e spettacolari, prende il nome da una colonna stalattitica che richiama la forma di un organo a canne. Questa sala, oltre alle spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti, è decorata da formazioni coralloidi e da concrezioni che ricordano forme vulcaniche, testimoniando l’attività geologica che ha modellato il sito.
Un altro punto di grande interesse è il tunnel artificiale d’ingresso, che risale agli anni ’60, quando un cavatore estraeva alabastro calcareo. Proseguendo all’interno, si possono osservare i resti del Prolagus Sardus, un antico roditore estinto che viveva esclusivamente in Sardegna e Corsica, la cui presenza testimonia la straordinaria biodiversità dell’isola. L’ingresso naturale, oggi murato per motivi di sicurezza, si trova a circa 15 metri sopra la zona d’ingresso principale, un’indicazione del forte legame tra l’uomo e questo luogo misterioso.
L’intero percorso culmina nella “Sala del Teatro”, un luogo che cattura l’immaginazione dei visitatori per le sue dimensioni e la sua straordinaria bellezza. Scoperta dagli speleologi nel 1971, questa sala è adornata da formazioni che sembrano uscire da un sogno: colate in continua evoluzione e stalagmiti che si ergono maestose sopra una frana di dimensioni imponenti. Sul lato sinistro della sala, un cunicolo a pozzo porta a un ambiente dove l’acqua di falda è presente, testimoniando le condizioni uniche di questo ecosistema sotterraneo.
La visita alle grotte di Is Zuddas è un’esperienza che non solo affascina gli appassionati di geologia, ma che rapisce chiunque abbia un amore per la natura e la sua potenza creatrice. Ogni angolo, ogni sala, ogni formazione racconta una storia che affonda le radici in tempi lontani, un mondo sotterraneo che continua a evolversi sotto i nostri occhi. Per chiunque si trovi a visitare il Sulcis, le grotte di Is Zuddas rappresentano una meraviglia naturale da non perdere, un’opera d’arte geologica che merita di essere ammirata in tutta la sua magnificenza.

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