Lo sapevate? “Gambale Twist” dei Barrittas è il primo brano in lingua sarda che ebbe grande successo anche in Italia

Sapevate che "Gambale Twist" dei Barrittas è stato il primo brano in lingua sarda ad avere un grande successo anche a livello nazionale? La sua storia è unica e affascinante, e rappresenta uno spartiacque culturale per la Sardegna.
Lo sapevate? “Gambale Twist” dei Barrittas è il primo brano in lingua sarda che ebbe grande successo anche in Italia.
Sapevate che “Gambale Twist” dei Barrittas è stato il primo brano in lingua sarda ad avere un grande successo anche a livello nazionale? La sua storia è unica e affascinante, e rappresenta uno spartiacque culturale per la Sardegna. Di che cosa parla la canzone?
Era il 20 marzo 1964 quando Benito Urgu e i Barrittas portarono per la prima volta la Sardegna sugli schermi della Rai, sul primo canale, con “Gambale Twist”. Fu un evento rivoluzionario: la formazione, composta da sei giovanissimi musicisti e guidata dal carismatico Benito Urgu, si presentò indossando gli abiti tradizionali sardi e cantando una canzone in lingua sarda. Il pubblico rimase affascinato. “Gambale Twist” non era solo una canzone: era un’esplosione di energia, una fusione di poesia tradizionale sarda e musica modernissima per l’epoca.
Il brano, con le sue parole in sardo logudorese e il ritmo travolgente del twist, conquistò rapidamente il cuore degli ascoltatori. Era un mix perfetto di tradizione e innovazione, capace di portare la cultura sarda sotto una luce nuova, fresca e accattivante. Ancora oggi “Gambale Twist” è ricordato come uno dei capolavori dei Barrittas, una testimonianza di quanto la musica possa abbattere le barriere culturali e linguistiche.
Il viaggio discografico di questa canzone inizia a Roma il 30 settembre 1964, negli studi della Dirmaphon. Fu lì che i Barrittas registrarono il loro primo 45 giri, che includeva due brani: “Gambale Twist” sul lato A e “Whisky, Birra e Johnny Cola” sul lato B. Questa incisione fu il premio per aver vinto il concorso “Arpa d’argento” a Ozieri, una vittoria che permise al giovane gruppo di firmare un contratto con la Dirmaphon, etichetta discografica fondata l’anno prima. Il successo del disco, che venne poi ripubblicato nel 1970 con il titolo corretto “Gambale Twist”, segnò l’inizio di un’avventura straordinaria per quei ragazzi, che all’epoca avevano un’età media di appena 19 anni.
Nella copertina del disco, le informazioni sui membri del gruppo ci raccontano di una band giovanissima: Benito Urgu, cantante solista di 25 anni; Guido Cocco, pianista di 21 anni; Antonio Albano, chitarrista solista di 18 anni; Francesco Salis, chitarra ritmica, di appena 17 anni; Antonio Salis, bassista, di soli 14 anni; e Antonello Cocco, batterista, di 18 anni. A supportarli c’era Angelo Ibba, produttore e proprietario di un bar a Oristano, citato nel testo della canzone.
Per la Sardegna, quel 45 giri rappresentò molto più di un successo musicale: fu un simbolo di apertura e di cambiamento. Era la prima volta che l’isola si affacciava sul panorama nazionale con una proposta musicale capace di coniugare la tradizione locale con le nuove energie del rock and roll, provenienti dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti. “Gambale Twist” non era solo una canzone, ma una vera rivoluzione culturale: portò la lingua sarda e la sua iconografia tradizionale nelle radio e nelle televisioni italiane, mostrando al mondo un’isola pronta a confrontarsi con la modernità.
Secondo Benito Urgu, “Gambale Twist” rappresentava la ribellione del pastore verso la sua condizione, ma anche un’apertura verso un futuro più dinamico e moderno. Era un canto di rottura, un inno alla trasformazione. Non solo la Sardegna, ma l’intera cultura italiana iniziava in quegli anni a interrogarsi sulle proprie radici e su come affrontare i cambiamenti che stavano arrivando.
In un’intervista del 2014, Benito Urgu ricordò quei giorni con nostalgia e orgoglio. Raccontò di come i Barrittas nacquero in un clima di straordinarie novità musicali, influenzati dai Beatles e dai grandi artisti americani, ma senza mai dimenticare le loro radici. Scelsero di reinterpretare quelle musiche internazionali adattandole alla loro cultura locale: “A Liverpool cantavano Let’s Twist Again? E noi rispondevamo con Gambale Twist”.
Ancora oggi, “Gambale Twist” rimane un esempio straordinario di come la tradizione possa dialogare con l’innovazione. Fu un primo passo verso una Sardegna più aperta al mondo, un momento storico che fece vibrare le fondamenta di una cultura secolare. I Barrittas continuarono il loro percorso con altri progetti rivoluzionari, come la celebre “Messa Beat”, ma questa è un’altra storia.
Quello che è certo è che “Gambale Twist” non è solo una canzone: è un simbolo, una piccola grande rivoluzione musicale e culturale che ha segnato l’inizio di una nuova era per la Sardegna e per i suoi giovani talenti.
Testo della canzone:
“A nde cheres de cozzula Juanna sinò t’amus a dare pane lentu (per 2 volte)
“E lassa s’erveche, picca su caddu, curre curre a ti cambiare pro su twist ballare bogadi su gambale ahahaha pro ballare su twist!!!” (per 2 volte)
Filumena ahahaha già er bellitta benit lestritta pro ballare cun teeeee
“E lassa s’erveche, picca su caddu, curre curre a ti cambiare pro su twist ballare bogadi su gambale ahahaha pro ballare su twist!!!”
Filumena ahahaha già er bellitta benit lestritta pro ballare cun teeeee
“E lassa s’erveche, picca su caddu, curre curre a ti cambiare pro su twist ballare bogadi su gambale ahahaha pro ballare su twist!!!”
E bogadi su gambale ahahaha pro ballare su twist!!!” (per 3 volte)”.

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