Il Cammino Minerario di Santa Barbara: una nuova iniziativa al femminile per il 2025

L'iniziativa, valida da gennaio al 15 aprile, dal 5 maggio al 15 giugno e infine dal 15 settembre al 15 dicembre, offre la possibilità di pernottare gratuitamente nelle strutture ricettive convenzionate, grazie alla richiesta di un voucher
Le recenti piogge distruggono i fiori del Giardino di Lu ma sa ramadura è salva grazie ai petali donati

La bella storia raccontata da Maria Fois Maglione, mamma di Luena e fondatrice del Giardino di Lu, nato in sua memoria e per sensibilizzare sulla ricerca contro il tumore ovarico.
Quest’anno il Giardino di Lu, nato in memoria di Luena e simbolo di solidarietà nella lotta contro il tumore ovarico, non ha potuto partecipare alla ramadura di Sant’Efisio con la sua consueta esplosione di petali dei suoi fiori solidali. Le forti piogge degli ultimi giorni hanno infatti danneggiato irrimediabilmente le fioriture. Ma, come spesso accade quando fede e comunità si intrecciano, da una difficoltà è nata un’ondata di generosità.
“Non potevamo fare nulla per salvare i fiori, ma da subito è nata un’energia nuova, un moto spontaneo di affetto e partecipazione”, racconta Maria Fois Maglione, anima del Giardino di Lu. “È bastata una richiesta semplice – qualche petalo di rosa – per vedere le persone rispondere con il cuore.”
Così, da una visita improvvisata a casa di Ivana F., è cominciata una piccola catena di solidarietà. “Da Maria Vittoria a Vittoria, da Guido a Rita P., da Zio Alfonso ad Anna F., fino a Manuela S.: ognuno ha donato qualcosa, anche solo pochi petali, raccolti con cura e amore”.
“Le persone hanno bussato alla porta fino a tarda notte. C’erano fiori ovunque, ma più che il profumo dei petali, si sentiva il profumo della devozione, quello autentico, che unisce e consola”, continua Maria. “Anche questa è fede, una fede che profuma di rose, di menta, di ginestra. Una fede che non chiede, ma semplicemente accompagna.”
Particolarmente toccante il gesto di Vittoria, che ha messo a disposizione il suo giardino, raccogliendo ogni rosa come fosse una preghiera. “Per ogni fiore raccolto, ha invocato Sant’Efisio, chiedendo grazie per i malati e i bisognosi”, racconta Maria. “È questo che ci unisce da 369 anni: una festa che è molto più di tradizione, è una promessa di presenza e speranza.” Il Giardino di Lu è stato così idealmente presente al passaggio del Santo. Con i petali raccolti, con i pensieri condivisi, con la presenza silenziosa di chi ha trasformato un’impossibilità in un gesto d’amore.
“Saremo con te, Sant’Efis. Non ti chiederemo nulla. Solo, cammineremo insieme.” conclude Maria, ringraziando chi ha reso possibile tutto questo: Nicoletta Pisu, sempre al fianco del Giardino, Cristina Ariu, Luciano Bonino, e tutti coloro che hanno dato un petalo, un pensiero, un po’ del loro tempo. Un piccolo miracolo quotidiano, fatto di gesti semplici. Profumi che sanno di festa. E di fede vera.

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