Immagina di svegliarti ogni mattina nella casa che hai sempre sognato. Un rifugio, una costruzione che rispecchia non solo le tue esigenze pratiche, ma anche la tua personalità. Tuttavia, prima di poter godere di questa visione, è necessario affrontare un percorso che, se ben pianificato, si trasforma in un’esperienza ricca di soddisfazioni. Ma quanto costa davvero costruire casa dei nostri sogni? Quali sono gli step da seguire per non farsi travolgere dal peso economico di un progetto così ambizioso? E soprattutto, come fare per restare nei limiti del budget senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza? Abbiamo posto queste domande a Marco Marcianò, fondatore di FinAp, impresa edile con sede ad Alghero e ormai in espansione nel nord Sardegna.

Il primo passo: trasformare il sogno in realtà

Come ben sappiamo, la costruzione di una casa inizia molto prima di posare il primo mattone. Il primo passo, forse il più emozionante, è scegliere il luogo perfetto e acquistare il terreno: un gesto che non è solo pratico, ma profondamente simbolico, perché rappresenta l’inizio del futuro. Tradizionalmente, questa fase viene guidata da un agente immobiliare, esperto nell’aiutarci a trovare un’area che risponda alle nostre esigenze personali e alle specifiche del progetto abitativo. Tuttavia, realtà come FinAp, offrono un approccio più completo, affiancando alla figura dell’agente immobiliare quella di un consulente dedicato.

“Mettiamo a disposizione dei nostri clienti una figura dedicata, un vero e proprio consulente, in grado di guidarli e affiancarli nella scelta del terreno e nella pianificazione della casa dei loro sogni”, spiega Marco Marcianò, CEO di FinAp.

Una volta acquistato il terreno, è il momento di dar forma al sogno: è qui che entra in gioco il progetto. Ed eccoci alla ricerca di architetti, ingegneri e, soprattutto, dell’impresa edile perfetta. Scegliere quella giusta non è facile, ma è una decisione fondamentale per trasformare la nostra idea di casa in realtà. Affidarsi a professionisti competenti significa non solo garantire la qualità del lavoro, ma anche vivere l’intero processo in totale serenità.

“Il nostro obiettivo è tradurre i desideri dei clienti in progetti concreti e realizzabili – spiega Marco Marcianò, CEO di FinAp – I nostri incontri progettuali pre-work, ci permettono non solo di dare forma al progetto in ogni sua sfumatura, ma anche di realizzare del computo metrico, una lista dettagliata di tutte le lavorazioni necessarie. Grazie a questo, possiamo definire ogni aspetto della costruzione e pianificarlo con precisione, garantendo un risultato su misura e senza sorprese”.

I costi di costruzione: progettazione, materiali e risparmio intelligente

Realizzare una casa comporta una serie di spese che vanno ben oltre la scelta dei materiali. Permessi edilizi, oneri comunali e spese burocratiche rappresentano i primi costi da affrontare, ai quali si aggiungono quelli di progettazione, manodopera e gestione dell’impresa edile. Tra le voci più pesanti sul budget troviamo il tetto, gli impianti di riscaldamento e le tecnologie avanzate, come la domotica, mentre rivestimenti, porte e mattonelle incidono in misura minore. Ma risparmiare senza rinunciare alla qualità è possibile se si ha al proprio fianco un team esperto e preparato. Come ci spiega Marco Marcianò: “Offrire un servizio chiavi in mano ci permette di ottimizzare il budget dei clienti, sfruttando convenzioni esclusive con fornitori e scontistiche sui materiali. In questo modo, possiamo garantire alta qualità senza gravare eccessivamente sui costi finali.”

Grazie a un approccio strutturato e alla collaborazione con partner selezionati, FinAp aiuta i clienti a gestire ogni aspetto della costruzione in modo efficiente e conveniente, trasformando un investimento in una scelta intelligente e duratura.

Stima del budget: una pianificazione attenta per evitare imprevisti

Uno degli errori più comuni nella costruzione di una casa è quello di non avere una visione chiara fin dall’inizio. La fase di progettazione deve essere minuziosa: dalla quantità di materiali al tipo di impianti, ogni dettaglio va definito con precisione per evitare sorprese durante la costruzione.

“Stimare il budget correttamente non significa solo fare i conti, ma anche prevedere un margine per gli imprevisti, che di solito si aggira intorno al 5-7% – spiega Marco – Con il nostro approccio, aiutiamo i clienti a pianificare ogni aspetto, utilizzando simulazioni virtuali e tecnologie avanzate che mostrano il progetto finale, riducendo i dubbi e gli errori.”

Un confronto continuo con un team esperto come quello di FinAp può davvero fare la differenza. “L’obiettivo è semplice: meno sorprese, più certezze. E questo significa meno stress per chi costruisce e maggiore controllo sui costi,” conclude Marcianò.

Siamo giunti al termine di questo viaggio nel mondo dell’edilizia, un percorso fatto di scelte, pianificazione e, soprattutto, grandi sogni. Costruire una casa non è solo un progetto pratico, ma un’esperienza unica, che richiede attenzione, competenza e una visione chiara fin dall’inizio. Grazie ai consigli di un esperto, abbiamo visto come ogni fase, dal primo passo della scelta del terreno alla stima del budget, possa essere affrontata con metodo e serenità. Quindi, se hai sempre desiderato svegliarti nella casa che hai immaginato mille volte, ricorda che il successo di questo viaggio dipende dalla squadra che scegli per accompagnarti. Per scoprire di più su come pianificare e realizzare il tuo progetto con precisione e tranquillità, visita il sito web di FinAp: una fonte preziosa di informazioni e ispirazione per trasformare i tuoi desideri in realtà. Ora tocca a te: sei pronto a costruire il tuo futuro?

Un gran festival per Luca Faraone, direttore d’orchestra sardo che, sul palco di Sanremo 2025, ha accompagnato Shablo, Guè, Tormento e Joshua nella direzione del brano La mia parola. Originario di Assemini, il musicista è ormai una presenza consolidata al Festival, dove ha già diretto in passato artisti del calibro di Rkomi, Irama e Madame.

Oggi, all’indomani della finale, Faraone e il collettivo musicale si sono resi protagonisti di un momento speciale: si sono esibiti in un’improvvisata performance da un balcone dell’Hotel Paris, regalando ai fan un piccolo concerto dal vivo. In quest’occasione, il direttore d’orchestra ha imbracciato la chitarra acustica, accompagnando l’interpretazione del brano sanremese in un’atmosfera intima e coinvolgente.

Dai social di Luca Faraone

Per il 33enne sardo, questa è la terza volta al Festival di Sanremo. Dopo aver diretto Rkomi nel 2022 con Insuperabile e Irama con Ovunque sarai, e poi Madame nel 2023 con Il bene nel male, quest’anno ha guidato l’orchestra per un brano che porta nuove sonorità al Festival, unendo hip hop e influenze soul, gospel e jazz.

Faraone ha raccontato alla pagina Rapitaliano Gameover la genesi del pezzo: “Abbiamo composto il brano una notte in studio, ispirati dalle nostre radici e dalla musica che amiamo profondamente. Inizialmente non si pensava a Sanremo, ma quando si è presentata l’opportunità, l’abbiamo colta con entusiasmo”.

Ma il talento di Faraone non si ferma alla direzione d’orchestra: il musicista sardo ha infatti anche firmato come co-autore due brani in gara, Damme ‘na mano di Tony Effe e Il ritmo delle cose di Rkomi. Un’edizione che lo ha visto ancora una volta tra i protagonisti, confermandolo come uno dei direttori d’orchestra più versatili e innovativi del panorama musicale italiano.