Oggi è un giorno speciale per Tzia Esolina Matta, residente a Villasor, che festeggia il suo straordinario traguardo dei 101 anni. Una vita lunga, ricca di esperienze e testimonianze di una longevità che rende orgogliosa la comunità sarda. In questa occasione, giungano a Tzia Esolina i più calorosi e affettuosi auguri, un abbraccio virtuale che celebra non solo il suo compleanno, ma anche la vitalità e la saggezza che porta con sé.

Un ringraziamento speciale va a Pierino Vargiu e Angela Mereu, ambasciatori dei centenari in Sardegna, che con il loro impegno quotidiano raccontano le storie di longevità che contraddistinguono l’isola. Grazie a loro, la figura di Tzia Esolina e di tanti altri centenari viene celebrata e valorizzata, contribuendo a mantenere viva la tradizione di un popolo che è simbolo di salute, benessere e lunga vita.

Un sentito grazie anche per la foto e le informazioni condivise, che permettono di conoscere più da vicino questa straordinaria persona e l’importante lavoro che Pierino Vargiu e Angela Mereu svolgono per diffondere la conoscenza dei centenari sardi e dei segreti legati alla longevità.

Tanti auguri di cuore, Tzia Esolina, e che questo nuovo anno della sua vita possa essere ancora ricco di serenità, salute e felicità!

La Sardegna è spesso considerata un’isola “asismica”. In realtà, pur essendo una delle regioni più stabili d’Italia, non è completamente immune dai terremoti. La sua bassa sismicità è un dato scientifico assodato, ma ha radici geologiche ben precise.

Come spiega il geologo Luigi Sanciu, la differenza della penisola italiana, situata nel punto di collisione tra la placca eurasiatica e quella africana, la Sardegna si trova al centro della placca eurasiatica, lontana dalle grandi linee di compressione che generano i terremoti più devastanti. Questo la rende un blocco continentale stabile, poco soggetto a scosse significative.

Ciò non significa però che l’isola sia “immune”. Secondo i dati messi a disposizione dall’ISPRA, la zona più attiva è la costa nord-orientale, dove si sono registrati i principali sismi dal 2000 a oggi. Si tratta in gran parte di eventi di magnitudo intorno a 3, prodotti da piccole faglie, ossia fratture della crosta terrestre con lievi movimenti delle rocce.

Sono terremoti che spesso non vengono percepiti dalla popolazione e che restano rilevabili solo dagli strumenti, incapaci di provocare danni e soprattutto impossibilitati a generare onde di tsunami, data la loro modestissima energia.

La Sardegna, dunque, resta una terra fortunata: un’isola geologicamente stabile, ma non del tutto “asismica”. Un dettaglio che ricorda come la natura, anche quando sembra silenziosa, continui a vivere e muoversi sotto i nostri piedi.