Lo sapevate? In Sardegna si sta costruendo un nuovo nuraghe con l’antica tecnica della muratura a secco

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L’associazione culturale Perdas Novas ha avviato un progetto unico e ambizioso: la realizzazione di un cantiere sperimentale per la costruzione di un nuraghe trilobato nell’agro di Gergei. Questa iniziativa non è solo un omaggio all’antica tradizione nuragica, ma anche un simbolo di identità culturale e un punto di riferimento per studi e ricerche volte alla valorizzazione del paesaggio storico della Sardegna.
La scelta di Gergei come luogo per il progetto non è casuale. La sua vicinanza a un’area ricca di siti nuragici lo rende ideale per un intervento che mira a integrare la valorizzazione archeologica con quella ambientale e culturale. L’installazione del nuraghe non si limiterà a essere un’attrazione turistica, ma diventerà un catalizzatore per scoprire le ricchezze naturali, agroalimentari e artigianali del territorio.
Il progetto si basa su tre pilastri fondamentali. Dal punto di vista ambientale, si punta al recupero delle tecniche tradizionali di costruzione, come le murature a secco, per preservare e valorizzare gli elementi caratteristici del paesaggio rurale sardo. Sul piano sociale ed educativo, il coinvolgimento delle comunità locali sarà cruciale: visite guidate, laboratori, corsi sulla lavorazione della pietra e collaborazioni con istituzioni accademiche e museali arricchiranno l’esperienza formativa e divulgativa. Infine, l’aspetto economico mira a creare nuove opportunità lavorative e a incentivare un turismo consapevole e destagionalizzato, capace di apprezzare le molteplici sfaccettature culturali e naturali del territorio.
La costruzione del nuraghe, che si ispirerà ai metodi dell’archeologia sperimentale, diventerà un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Le grandi pietre, provenienti dalla bonifica dei terreni locali, saranno posizionate secondo l’antica tecnica della muratura a secco, senza l’uso di leganti moderni. Questo approccio non solo garantisce l’autenticità dell’opera, ma rappresenta anche un’opportunità per studiare e comprendere meglio le pratiche costruttive dell’età nuragica.
L’area scelta per il progetto si trova all’interno di una proprietà privata, in una zona priva di vincoli ambientali o archeologici significativi. Sebbene ricada in un’area di moderata pericolosità da frana, le analisi preliminari indicano che non sono necessari studi di compatibilità idraulica o geologica particolarmente complessi.
L’idea progettuale, nata nel 2015-2016, ha preso forma attraverso un percorso di condivisione con il territorio e il coinvolgimento di istituzioni, esperti e accademici di alto livello. Questo processo partecipativo ha generato un ampio consenso, culminato nel recente sostegno espresso dalla giunta comunale di Gergei.
Il progetto del nuraghe sperimentale non è solo un tributo al passato, ma una visione per il futuro. Esso intende rafforzare il legame tra la comunità e il proprio patrimonio, promuovendo al contempo uno sviluppo sostenibile e consapevole che valorizzi la storia, la cultura e le risorse del territorio sardo.

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