Notte di tensione a Cagliari, dove una lite scoppiata fuori da una discoteca si è trasformata in un episodio di violenza culminato con tre giovani feriti. L’episodio è avvenuto alle prime ore dell’alba, intorno alle 4 del mattino, in via Newton, all’esterno di un locale notturno.

Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalla Polizia di Stato, intervenuta tempestivamente sul posto, la discussione è scoppiata tra tre ragazzi per ragioni ancora non del tutto chiarite. La lite sarebbe rapidamente degenerata, e almeno uno dei giovani coinvolti avrebbe afferrato un coltello o un oggetto contundente, ferendo gli altri.

Le vittime sono un 17enne, un 20enne e un 23enne. Il minorenne è stato colpito al petto, il 20enne al collo, mentre il più grande ha riportato ferite a un braccio.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente gli agenti della Squadra volante e il personale sanitario del 118. Il 17enne è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Brotzu, dove è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. Il 20enne è stato portato al Santissima Trinità, con ferite giudicate guaribili in sette giorni. Il 23enne, invece, ha rifiutato il trasporto in ospedale, sostenendo di non necessitare ulteriori cure.

Le autorità stanno lavorando per ricostruire con esattezza le circostanze della rissa e accertare eventuali responsabilità. Resta da chiarire cosa abbia innescato la lite e se siano coinvolte altre persone oltre ai tre ragazzi feriti.

Nella seconda puntata di “Freedom – Oltre il confine”, in onda stasera, domenica 6 luglio alle 21.20 su Rete 4, la squadra di Roberto Giacobbo fa nuovamente tappa in Sardegna per raccontare una delle storie più affascinanti dell’isola: quella di Carbonia, una città giovane, nata meno di un secolo fa con un destino preciso — estrarre carbone.

Il nome stesso sembrava segnare il futuro del paese, legato indissolubilmente alla fatica e al buio delle miniere. Ma Carbonia ha saputo trasformare quella che poteva sembrare una condanna in un’opportunità. Nata come città di fondazione durante il regime fascista, fu pensata per accogliere migliaia di lavoratori, diventando un vero e proprio esperimento sociale, unico nel suo genere in Italia.

Oggi Carbonia è un comune con una forte identità, che ha saputo fare i conti con il proprio passato senza rinnegarlo. Anzi, lo valorizza: le vecchie miniere sono diventate luoghi di memoria e cultura, simboli di una comunità che non ha dimenticato il sacrificio dei suoi minatori.

Roberto Giacobbo ci conduce nelle profondità delle gallerie della Grande Miniera di Serbariu, per farci vivere in prima persona le condizioni estreme in cui lavoravano gli uomini del carbone. Un viaggio nella storia, tra fatica, dignità e rinascita, per riscoprire un pezzo importante del nostro passato collettivo.