Un allevatore di 67 anni si trova ricoverato in gravi condizioni presso l’ospedale Brotzu di Cagliari dopo essere stato incornato da un vitello nelle campagne di Domusnovas, in provincia di Carbonia-Iglesias.

Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, l’allevatore è stato sorpreso dal vitello, che lo ha colpito violentemente con il corno, provocandogli gravi lesioni. Immediatamente è scattato l’allarme e sul luogo dell’incidente è intervenuta un’ambulanza del 118. I paramedici, dopo aver prestato le prime cure sul posto, hanno deciso di trasferire d’urgenza l’uomo all’ospedale Brotzu di Cagliari.

Nonostante la gravità dell’incidente, le condizioni dell’allevatore non sembrano essere critiche. Secondo quanto riferito dai medici, l’uomo non rischia la vita, ma ha subito diverse fratture, le cui entità dovranno essere confermate con ulteriori accertamenti. Le sue condizioni, quindi, restano serie, ma stabili.

L’incidente ha destato molta preoccupazione nella comunità locale, dove l’allevatore è ben conosciuto e stimato. La dinamica dell’incidente non è ancora del tutto chiara, ma è possibile che l’animale, forse spaventato o in preda a una reazione istintiva, abbia aggredito l’uomo. Gli allevatori, infatti, sono quotidianamente a contatto con animali che, in determinate circostanze, possono comportarsi in maniera imprevedibile.

Il caso ripropone ancora una volta il tema della sicurezza sul lavoro nelle aziende agricole, dove il rischio di infortuni legati agli animali è sempre presente. In molte zone rurali, infatti, gli incidenti di questo tipo sono purtroppo frequenti, e sono spesso causati da animali giovani o non ancora abituati alla presenza dell’uomo.

Le autorità competenti stanno cercando di raccogliere tutte le informazioni per ricostruire esattamente quanto accaduto. Nel frattempo, l’allevatore resta sotto osservazione in ospedale, dove le sue condizioni sono monitorate costantemente. La speranza è che possa riprendersi completamente dopo l’incidente.

Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.

Foto di Graziano Vannini

L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.

Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.