Quale è stata la prima chiesa gotico-catalana della Sardegna?

Originariamente edificata nel XV secolo, la chiesa conserva ancora elementi distintivi del periodo gotico-catalano, soprattutto nella zona presbiteriale
Nel cuore di piazza San Giacomo a Cagliari si erge la Chiesa di San Giacomo, un luogo sacro che rappresenta una delle prime testimonianze del gotico-catalano in Sardegna. Costruita tra il 1442 e il 1448, come attestato da un’antica epigrafe, la chiesa è affiancata dagli oratori delle Anime e del Crocefisso, rendendo il complesso un importante punto di riferimento storico e architettonico per l’isola.
Originariamente edificata nel XV secolo, la chiesa conserva ancora elementi distintivi del periodo gotico-catalano, soprattutto nella zona presbiteriale. Qui spicca la capilla mayor, una cappella caratterizzata da una spettacolare volta stellare decorata con gemme pendule, un dettaglio che richiama chiaramente l’influenza della tradizione artistica catalana.
Nel XIX secolo, la facciata della Chiesa di San Giacomo subì un significativo rinnovamento. Il progetto, curato dall’architetto Gaetano Cima, conferì alla struttura un aspetto neoclassico, rendendo l’esterno un’interessante combinazione tra l’originale stile gotico e le forme classicheggianti più moderne.
All’interno della chiesa, la navata centrale ospita dieci cappelle, cinque per lato, ciascuna adornata con dettagli architettonici e opere d’arte che riflettono la ricchezza storica e culturale del santuario. Ogni cappella è un piccolo scrigno di fede e storia, che racconta l’evoluzione artistica della Sardegna attraverso i secoli.
La Chiesa di San Giacomo, con il suo equilibrio tra eredità medievale e rinnovamenti ottocenteschi, continua a essere un luogo di culto e di ammirazione architettonica, simbolo di una tradizione che ha saputo attraversare i secoli e mantenere intatto il suo fascino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA