Cani trattati come Principi, ma c’è bisogno di adozioni: un salto al canile Shardana

Come resistere a questo sguardo? Un salto al canile Shardana a Selargius, dove la tenerezza è di casa
«Le difficoltà? Ad oggi sono gli ingressi superiori alle adozioni. Servono adozioni, adozioni responsabili.»
A parlare è Guido Magliani, alla guida del canile Shardana – Selargius – da più di 25 anni. Qui, in una struttura che da mezzo secolo dà serenità a decine di animali, hanno trovato ristoro, dopo tante sofferenze, anche tantissimi amici a quattro zampe salvati dal canile lager di Quartu.
«Sono stati accolti con tanta organizzazione,» racconta a proposito di questa triste storia, finita con un lieto fine per gli animali salvati «operatori formati e medici veterinari come tutti gli altri. L’unica distinzione è che loro sono entrati tutti insieme, invece gli altri entrano poco per volta. Sicuramente sarà un percorso che tutti dovranno affrontare. Oltre alle cure veterinarie, c’è la necessità di garantire loro un posto pulito, del cibo in abbondanza tutti i giorni, per più volte al giorno in base alle necessità del singolo cane, acqua pulita e tanta costanza. Bisogna riacquistare la loro fiducia e solo il tempo potrà farli tornare a scodinzolare. Chi mostra disturbi comportamentali, invece dovrà essere riabilitato con percorsi specifici.»
Insomma, un bel percorso che viene affrontato con determinazione e passione, con attenzione ai dettagli e tanto, tantissimo amore.
«I nostri ospiti sono ricoverati in ampi spazi dedicati, reparti chiusi a temperatura controllata e aperti ma allo stesso tempo al riparo da pioggia e vento, in base alla tipologia e alle necessità dell’animale. Offriamo numerose aree di sgambamento, un ambulatorio veterinario all’avanguardia, degenze e puppy nursery adiacenti all’ambulatorio. Garantiamo loro benessere igienico sanitario, cibo, acqua e cure mediche, seguendo dei protocolli sanitari.»
Sono operatori formati ed esperti del settore – che uniscono professionalità e amore per gli animali – a prendersi cura degli ospiti, sin dall’alba.
«Si parte alle 6 del mattino, ogni persona ha un proprio reparto e una mansione: si inizia con le pulizie e il cambio dell’acqua per poi passare al mangiare dei cani che necessitano di più pasti al giorno (cuccioli, cani anziani e malati). Alcuni operatori si occupano degli sgambamenti, garantendo l’uscita dai box a tutti gli animali in struttura. Nel frattempo, si controlla che tutti i box abbiano l’acqua fresca e pulita. Si formano poi due equipe composte da un veterinario e un operatore che fanno il giro delle terapie per i cani che hanno bisogno di cure mediche, mentre a fine mattinata si fa un altro giro di ricognizione che serve a rifare la raccolta delle feci dopo che i lavaggi sono conclusi e il terzo cambio dell’acqua. Il pomeriggio invece è dedicato esclusivamente al mangiare e al quarto cambio dell’acqua: questa è la parte della giornata dove i cani si rilassano di più perché si preparano ad affrontare la notte belli scarichi e con la pancia piena per poi iniziare nuovamente tutto il giorno dopo.»
E la giornata – come spiega Magliani – si conclude alle 19 circa, senza ferie né domeniche che tengano.
«Dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 il canile è aperto al pubblico,» spiega «ad accogliere le persone ci sono tre segretarie che si occupano delle adozioni, sempre pronte a rispondere alle domande e a consigliare agli adottanti i cani con le caratteristiche che più rispecchiano le esigenze dei clienti. Ultimo step, una volta scelto il loro amico a quattro zampe, gli adottanti verranno accolti nell’ufficio a loro dedicato per compilare i fogli di adozione e iniziare una nuova avventura con un nuovo membro della famiglia.»
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