Mari Pintau a numero chiuso: dal 2025 accessi limitati per preservare la spiaggia

Il piano, che prevede un investimento di 800mila euro, include diverse misure progettuali, come la costruzione di passerelle sospese, pensate per limitare l’impatto dei visitatori sulla spiaggia e sulla vegetazione circostante
A partire dal prossimo anno, la spiaggia di Mari Pintau, nota per le sue acque cristalline e uno dei gioielli della costa quartese, vedrà un cambiamento significativo nella gestione degli accessi. Il Comune ha deciso di introdurre un sistema a numero chiuso per proteggere questo angolo di paradiso, spesso affollato durante la stagione estiva.
La capienza massima sarà stabilita dagli esperti che stanno elaborando il piano di gestione del sito di interesse comunitario (SIC).
L’iniziativa fa parte di una strategia più ampia approvata dall’amministrazione comunale per valorizzare e salvaguardare l’area costiera che si estende lungo la litoranea verso Villasimius. Il piano, che prevede un investimento di 800mila euro, include diverse misure progettuali, come la costruzione di passerelle sospese, pensate per limitare l’impatto dei visitatori sulla spiaggia e sulla vegetazione circostante. Queste passerelle consentiranno l’accesso senza danneggiare l’habitat, garantendo la conservazione delle dune e della flora tipica della zona.
La proposta progettuale è stata recentemente approvata dalla Giunta comunale e ora il prossimo passo sarà partecipare a una manifestazione d’interesse per ottenere i fondi necessari dalla Regione Sardegna.
Mari Pintau, con le sue acque turchesi e la sabbia chiara, è una delle mete più ambite da turisti e residenti durante l’estate. Tuttavia, l’eccessiva affluenza rischia di compromettere la bellezza naturale della spiaggia e di creare seri danni all’ecosistema. Limitare gli accessi, dunque, è visto come un passaggio essenziale per garantire la sostenibilità del sito e per evitare che l’area subisca un degrado irreversibile.
Secondo il vicesindaco, il sistema a numero chiuso sarà accompagnato da una regolamentazione degli ingressi, che potrebbe prevedere la prenotazione online o altre modalità per controllare il flusso di visitatori, pur garantendo l’accessibilità in modo equo.
Il progetto più ampio, oltre a salvaguardare Mari Pintau, mira a valorizzare l’intera zona costiera del Comune di Quartu Sant’Elena, con interventi che preservino sia l’ambiente naturale che l’attrattività turistica. «Vogliamo che questa spiaggia continui ad essere un punto di riferimento per il turismo sostenibile», ha aggiunto Tore Sanna. La tutela delle spiagge sarde è una priorità per le amministrazioni locali, che stanno lavorando per trovare il giusto equilibrio tra fruizione pubblica e conservazione del patrimonio ambientale.
Mari Pintau, che significa “mare dipinto” in sardo, è un patrimonio naturale che merita di essere preservato per le generazioni future. L’introduzione del numero chiuso, insieme al piano di gestione e alla valorizzazione della zona, rappresenta un importante passo verso un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente. Con queste misure, il Comune spera di garantire che la spiaggia possa continuare ad accogliere visitatori senza mettere a rischio la sua straordinaria bellezza.

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