Lo sapevate? Sino al XIX secolo Villasimius si chiamava “Carbonara”
Lo sapevate? Sino al XIX secolo Villasimius si chiamava “Carbonara”. Il paese di Villasimius sorge nella punta sud orientale della Sardegna, nel lato occidentale del rio Foxi che si getta nel mare del golfo di Carbonara. Venne fondata nel 1812
Lo sapevate? Sino al XIX secolo Villasimius si chiamava “Carbonara”.
Il paese di Villasimius sorge nella punta sud orientale della Sardegna, nel lato occidentale del rio Foxi che si getta nel mare del golfo di Carbonara. Venne fondata nel 1812 vicino all’antico abitato di Carbonara (Crabonaxa in sardo, tuttora utilizzato), di cui ereditò il toponimo poi mutato in Villasimius.
Villasimius è conosciuta per le sue belle spiagge molto frequentate d’estate, ma il suo territorio è apprezzabile tutto l’anno. Siamo nell’estremità sud-orientale della Sardegna.
Carbonara, il nome del capo che si trova poco fuori dall’abitato, era il vecchio nome di Villasimius.
Fino alla metà dell’Ottocento, Villasimius era conosciuta con un nome ben diverso: Carbonara. Questo toponimo, che ancora oggi designa il suggestivo promontorio di Capo Carbonara, deriva probabilmente dall’attività dei carbonai che producevano carbone dalla combustione degli alberi locali. In lingua sarda, il paese è ancora chiamato “Crabonaxa”, testimonianza viva di questo passato.
La nascita di un nuovo insediamento
La storia moderna di Villasimius inizia nel 1812, quando venne fondato un nuovo insediamento nelle vicinanze dell’antico abitato di Carbonara. Questo nuovo villaggio ereditò inizialmente il nome del suo predecessore, per poi evolversi nell’attuale Villasimius intorno alla metà del XIX secolo.
Da villaggio rurale a meta turistica
Nei suoi primi anni, Villasimius era poco più di un piccolo villaggio abitato da poche famiglie di pastori e agricoltori provenienti da diverse zone dell’isola. Verso la fine dell’Ottocento, l’economia locale si diversificò con l’arrivo di scalpellini e cavatori, attirati dalle numerose cave di granito della zona.
L’industria estrattiva dominò l’economia locale per la prima metà del XX secolo. Un testimone silenzioso di quest’epoca è l’antico edificio di Cava Usai, che ancora oggi domina il paesaggio della baia di Porto Su Forru, uno degli angoli più suggestivi della costa.
La svolta turistica
Gli anni ’60 segnarono un punto di svolta per Villasimius. Con l’arrivo dei primi turisti, attratti dalle coste incontaminate della Sardegna, l’economia locale iniziò una rapida trasformazione. L’attività estrattiva cedette progressivamente il passo al turismo, dando inizio a una nuova era di prosperità per il territorio.
Un patrimonio naturale unico
Oggi, Villasimius è celebre per le sue spiagge mozzafiato, frequentatissime durante l’estate. Tuttavia, il suo territorio offre bellezze naturali apprezzabili in ogni stagione. Il promontorio di Capo Carbonara, con la sua area marina protetta, rappresenta un tesoro di biodiversità e un richiamo per gli amanti della natura e degli sport acquatici.
Da Carbonara a Villasimius: un viaggio nel tempo
La trasformazione di Villasimius da piccolo villaggio rurale a rinomata meta turistica è un affascinante viaggio attraverso la storia della Sardegna. Il cambio di nome da Carbonara a Villasimius simboleggia non solo un cambiamento amministrativo, ma una vera e propria evoluzione culturale ed economica.
Oggi, passeggiando per le strade di Villasimius o ammirando il panorama da Capo Carbonara, si può ancora percepire l’eco di questa storia. Un passato di duro lavoro e vita rurale che ha lasciato il posto a un presente di bellezza naturale e accoglienza turistica, pur mantenendo vivo il legame con le proprie radici attraverso la conservazione di luoghi storici come Cava Usai.
La storia di Villasimius ci ricorda come i luoghi possano evolversi, mantenendo al contempo un profondo legame con il proprio passato. È un esempio di come la Sardegna abbia saputo trasformarsi, valorizzando le proprie risorse naturali e culturali per creare nuove opportunità di sviluppo, senza dimenticare la propria identità.
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