Un furto curioso ha colpito il supermercato Carrefour di via Torres, all’incrocio con via Roma, nel cuore di Sassari. Durante la notte, un gruppo di ignoti ha fatto irruzione nei locali, portando via una quantità considerevole di cioccolato e superalcolici.

L’episodio ha lasciato sorpresi molti, non solo per la scelta degli articoli rubati, ma anche per l’audacia del colpo in una zona centrale della città. Al momento, le forze dell’ordine, guidate dai carabinieri del comando di Sassari, stanno conducendo indagini approfondite per risalire ai responsabili.

La speranza è che le telecamere di videosorveglianza presenti nell’area possano fornire preziosi indizi sull’identità dei ladri. Le immagini catturate verranno attentamente analizzate per comprendere le dinamiche del furto e individuare i colpevoli.

Nel frattempo, i proprietari del supermercato fanno i conti con l’insolita perdita di merce: non i classici oggetti di valore, ma dolci e bevande alcoliche, un bottino che potrebbe far pensare a un furto motivato più dal gusto che dalla necessità.

L’episodio ha destato curiosità tra i cittadini, ma rimane alta la preoccupazione per la sicurezza della zona, considerata centrale e frequentata anche nelle ore notturne. Le indagini proseguono, mentre si attendono nuovi sviluppi che possano far luce su questa vicenda insolita.

«Se riuscite a cucinarlo meglio di me, torno in Libano a nuoto». Non usa giri di parole Abbas Ahmad, lo chef e food influencer libanese meglio conosciuto sul web come Habibi Original, per lanciare il guanto di sfida alla Sardegna. Al centro della contesa c’è uno dei re della tavola isolana: l’agnello. Il ristoratore, celebre per il tormentone «Habibi, yalla», ha pubblicato un video diventato immediatamente virale in cui mette alla prova una delle tradizioni gastronomiche più radicate e identitarie della regione.

Nel reel della discordia, lo chef mostra una testa d’agnello preparata secondo la sua personale ricetta: una cottura lentissima di ben dieci ore. Ahmad illustra minuziosamente la tecnica, spiegando che la carne viene avvolta in carta da forno e poi sigillata nell’alluminio, con un avvertimento categorico: «La stagnola non deve mai toccare il cibo».

Ma a far esplodere la polemica non è stata solo la ricetta, quanto il racconto del suo viaggio nell’Isola. L’influencer sostiene infatti di aver girato a lungo la Sardegna alla ricerca del leggendario agnello sardo, senza però averne trovato traccia nei menù: «Neanche un ristorante lo faceva, neanche uno ne abbiamo trovato», ha dichiarato nel video, un’affermazione che ha scatenato l’immediata reazione degli utenti sardi.

Il finale del filmato è una provocazione in piena regola, studiata per stuzzicare l’orgoglio dei pastori e degli chef sardi. «Sfido tutta la Sardegna: se riesci a fare un agnello così, fai un video e taggami. Se sei più bravo, non solo ti promuovo gratis e ti regalo dieci casse di vino libanese, ma torno a casa a nuoto ammettendo che sei migliore di me».

Abbas Ahmad non è nuovo a queste uscite teatrali — marchio di fabbrica del suo personaggio social — ma toccare l’agnello in Sardegna significa toccare un nervo scoperto. Resta ora da vedere se qualche agguerrito ristoratore sardo raccoglierà l’invito, pronto a dimostrare che, sul proprio terreno, la tradizione millenaria dell’Isola non teme alcun “Habibi”.