Lo sapevate? Eleonora d’Arborea aveva una vasta cicatrice sul volto. Come se la procurò?

Lo studioso Francesco Cesare Casula scoprì il vero volto effigiato di Eleonora d’Arborea nei peducci pensili della volta a crociera dell’abside della chiesa di San Gavino Martire a San Gavino. Una guancia presentava una profonda cicatrice. Che cosa accadde alla regina-giudicessa passata alla storia per la straordinaria Carta de Logu che rimarrà vigente in Sardegna per più di 400 anni?

Il volto di Eleonora d’Arborea che si trova a San Gavino

L’immagine di Eleonora d’Arborea spessissimo viene riprodotta con un volto che in realtà non è il suo. Nelle copertine dei libri, sulle confezioni di alcuni prodotti alimentari, in numerose stampe questa immagine è falsa e in realtà rappresenta Giovanna La Pazza – figlia di Ferdinando II d’Aragona e di Isabella di Castiglia.

Il falso volto di Eleonora riprodotto nella copertina di un libro.

Il volto di Eleonora, in particolare sul lato sinistro, presenta una vistosa cicatrice, sebbene non tutti gli studiosi siano concordi nel riconoscerla con certezza nella figura ritratta. Nel 2010, durante i lavori di restauro di un’antica dimora privata a Mogoro (la casa Atzori-Melis), è emerso un busto in altorilievo che sembrerebbe raffigurare nuovamente Eleonora, caratterizzato anch’esso da una cicatrice sul lato sinistro del viso.

Contrariamente all’immagine idealizzata di una regina di grande bellezza, Eleonora avrebbe avuto il volto segnato da questa cicatrice. Secondo lo storico Cesare Casula, la ferita potrebbe essere stata causata da un incidente avvenuto quando Eleonora era bambina: a soli sei anni, mentre si trovava nelle cucine del Castello di Burgos, una delle residenze della sua corte, sarebbe stata colpita da uno schizzo di olio bollente. Sebbene molti studiosi accettino questa spiegazione, il dibattito sulla natura della cicatrice ha portato a considerazioni mediche. Come riportato da Meandsardinia, il chirurgo plastico Paolo Santoni Rugiu, noto per la sua esperienza in lesioni cutanee, ha suggerito che Eleonora potesse essere affetta da un angioma misto, un tumore benigno della pelle, offrendo così una nuova interpretazione sulla causa della sua cicatrice.

Il volto di Eleonora riprodotto nella chiesa di San Gavino e a destra il volto del bassorilievo di Mogoro

Recentemente era stata avanzata anche l’ipotesi di una terza immagine di Eleonora d’Arborea a Ghilarza nella chiesa di San Serafino: si tratta di un altro bassorilievo, un volto collocato al di sopra dell’albero deradicato, molto probabilmente si tratterebbe anche in questo caso del viso sfregiato della famosa giudicessa.

Grande successo di pubblico per il Cannonau Experience, il turismo esperienziale secondo i dorgalesi.

A spasso per le vigne, tra scenari bellissimi e calici di vino: grande successo per la seconda edizione del Cannonau Experience a Dorgali, un trionfo per il turismo enogastronomico sardo
. Il viaggio nel mondo Cannonau è poi continuato la settimana successiva con il Motoraduno del Cannonau.

L’evento (organizzato dall’Associazione no-profit Authentic Sardinia) dedicato al celebre vino sardo conferma Dorgali come capitale del Cannonau.

La comunità di Dorgali esprime la più sincera gratitudine a tutti i partecipanti della seconda edizione del Cannonau Experience, tenutasi sabato 14 settembre. L’evento ha registrato un successo straordinario, evidenziando il ruolo cruciale di Dorgali nel panorama vitivinicolo sardo e nazionale.

La giornata, caratterizzata da degustazioni in vigna e una cena tradizionale serale, ha attirato un numero record di visitatori, confermando l’importanza crescente del turismo enogastronomico per l’economia locale e regionale.

Le luci notturne al Cannonau Experience

Authentic Sardinia è un’organizzazione no-profit, e ogni contributo serve esclusivamente per la promozione del territorio e l’organizzazione di eventi che valorizzino Dorgali.

Il turismo esperienziale è un vero e proprio viaggio di immersione, una forma di turismo che sta prendendo sempre più piede anche nell’Isola, in cui le persone si concentrano sull’esperienza di un paese, una città o un luogo particolare impegnandosi attivamente e in modo significativo con la sua storia, persone, cultura, cibo e ambiente.

La passeggiata tra le vigne

“Il Cannonau Experience non è solo una celebrazione del nostro vino simbolo, ma un vero e proprio volano per il turismo enogastronomico di qualità, è stato registrato un aumento importante di presenze legate all’enoturismo, posizionando Dorgali come una delle realtà vitivinicola più importanti della Sardegna in termini di produzione e qualità del Cannonau”, afferma uno dei responsabili dell’organizzazione, “La qualità del nostro Cannonau, unita alla bellezza del territorio e all’autenticità delle nostre tradizioni, sta creando un’offerta turistica unica Stiamo assistendo a una vera e propria rinascita economica guidata dal settore vitivinicolo. Le cantine partecipanti e il comitato organizzatore la associazione Authentic Sardinia ringraziano tutti coloro che hanno contribuito al successo dell’evento, dai visitatori ai produttori, dai ristoratori ai volontari”.

Il Cannonau Experience si conferma così non solo come un evento di successo, ma come simbolo del rinascimento enologico di Dorgali e della Sardegna, promettendo un futuro radioso per il turismo enogastronomico dell’Isola.
 Gli organizzatori poi ringraziano partecipanti e allestitori con un comunicato: ”

Una delle vigne

Un ringraziamento speciale va a Antonello ed Patrizia, che ci hanno generosamente ospitato nella loro azienda vitivinicola. Salvatore Esca ed Eliana, che ci hanno permesso di ammirare la loro splendida vigna.
La loro accoglienza e disponibilità hanno reso questa edizione unica e memorabile. Vogliamo inoltre ringraziare le cantine che hanno presentato i loro vini, ognuno dei quali ha raccontato una storia di territorio, passione e tradizione: Mastro de Inu, il suo vermentino “IMPARE” ha dimostrato che i viticoltori di Dorgali sanno creare prodotti che possono confrontarsi con i migliori vini del mondo. Ziu Andria, il suo rosato di Cannonau ci ha sorpreso con freschezza e potenza, riportando alla luce i sapori tradizionali che fanno di Dorgali la regina del vino rosato. Azienda Parco Blu, Andrea e Luciano, con il loro “GANTINE”, ci hanno trasportato nel passato, offrendoci un vino avvolgente e pieno di carattere. Siamo impazienti di vedere i futuri successi di questa giovane cantina. La Cantina Sociale di Dorgali, con il “ROSA E LUNA”, un vino con le bollicine prodotto da uve rosse, ha dimostrato ancora una volta la loro capacità di innovare e di stupire.
Un grande ringraziamento va anche ai fornitori che, con la loro dedizione e generosità, rendono possibile ogni anno il Cannonau_Experience: Antonio Fronteddu, che ci ha supportato anche da lontano. Rosa Sagheddu, il cui pane carasau incanta tutti i partecipanti, sempre alla ricerca di quel sapore unico e inconfondibile. Salumificio Barbagia, che con i suoi salumi tradizionali ha deliziato tutti e accompagnato ogni bicchiere di vino. Maria Cristina Fronteddu, che con il suo pane moddizzosu tiene viva la tradizione dorgalese. La Cooperativa Pastori Dorgali, i cui formaggi hanno affascinato tutti i presenti. Esca Dolciaria, che con la sua dolcezza apre e chiude ogni anno il nostro evento. Vincenzo di Entumovies, che ha immortalato i momenti più belli della manifestazione, rendendoli indimenticabili. Antonello Tendas, che ha saputo preparare con maestria piatti tradizionali di grande qualità per tutti i partecipanti e lo staff. Grazie a Gianni, Cenzo ed Annalisa, che con la loro musica ci hanno fatto viaggiare nel passato, nel presente ed anche nel futuro, sollevando temi comuni per la salvaguardia della nostra isola.
Grazie ai relatori, Salvatore Loi e GianGiacomo Pisu per averci arricchito, raccontandoci del nostro territorio e della nostra storia.
Infine, un sentito grazie a tutti i nostri collaboratori e a voi, partecipanti, che con il vostro entusiasmo e la vostra presenza avete reso possibile tutto questo.
Ricordiamo che l’Associazione Authentic Sardinia è un’organizzazione no-profit, e ogni contributo serve esclusivamente per la promozione del territorio e l’organizzazione di eventi come il Cannonau_Experience. Vi invitiamo a unirvi a noi per i progetti futuri, perché solo con il supporto di volontari appassionati possiamo continuare a crescere e a promuovere la bellezza e le tradizioni del nostro territorio. Ci vediamo al Cannonau_Experience 2025 con nuove sorprese”. Il viaggio nel mondo Cannonau è poi continuato la settimana successiva con il Motoraduno del Cannonau, arrivato alla 27esima edizione (uno dei più longevi dell’Isola) e organizzato dal Motoclub Dorgali.