Accadde oggi. Il 9 settembre 1998 muore Lucio Battisti, mito indiscusso della musica italiana

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nella musica italiana ma ancora oggi sono vive le sue canzoni immortali.
Aveva solo 55 anni quando è morto in quel lontano 9 settembre 1998. Come non riconoscere a Lucio Battisti il merito di aver creato delle musiche e delle parole immortali. Le sua canzoni hanno continuato a viaggiare nella mente di chi le ha ascoltate e che ancora oggi le ricorda con nostalgia dei bei tempi passati. La sua ultima apparizione in TV è datata al lontano 1972, poi più nulla: chiusura totale a incontri, interviste ed esibizioni. Una riservatezza assoluta, mistero. Non gli piaceva essere scrutato, osservato, studiato.
Lui il pubblico dal vivo non lo bramava, non lo riteneva indispensabile. La musica, ecco quello che amava fare. Da solo, nel suo studio, fabbricando note ed emozioni. 15 anni di sodalizio con Mogol durante i quali ha firmato successi indimenticabili: “La canzone del sole”, “Giardini di marzo”, “Mi ritorni in mente”, “Acqua azzurra”.
Ha lasciato che solo la sua musica viaggiasse, che le persone lo ricordassero comunque seppur non vedendolo. Poi, la malattia. Aveva 55 anni quando è morto, Lucio Battisti. Oggi, a ventuno di distanza dal giorno in cui la musica ha perso un suo genio, rimane tanto, ancora. Straordinaria la lezione che ha lasciato in eredità, Battisti ha infatti rinnovato la canzone italiana aprendo la contaminazione con altri generi, sperimentando sempre e credendo fortemente nel suo lavoro. Ora i suoi 12 album sono in mano al Tribunale che deciderà il loro futuro.

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