Ha iniziato il suo settembre con un proposito chiaro: rompere un assedio. Marco Loi, 44 anni, di Villaputzu, pacifista sardo ed ex soccorritore marittimo, ha scelto di partire dal porto di Cagliari per unirsi alla Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile internazionale via mare mai organizzata, con 44 Paesi coinvolti e 300 tonnellate di aiuti umanitari diretti a Gaza.
“Mi sento pacifista, attivista per la nonviolenza. Non riesco a vivere sereno nella mia terra mentre donne e bambini subiscono un genocidio davanti agli occhi del mondo”, aveva dichiarato al momento della partenza. La sua scelta, spiega, non era solo portare viveri e medicinali, ma anche rappresentare quella parte della popolazione che rifiuta di restare in silenzio.
La rotta, però, si è spezzata a Creta. Prima i droni israeliani hanno colpito la sua barca, la Luna Bark, costringendolo a un trasferimento di emergenza. Poi, la notte, un sabotaggio subacqueo ha reso inutilizzabile anche la Taigete, la seconda imbarcazione che lo ospitava.
“Abbiamo provato a riparare i danni, ma era impossibile rientrare nei tempi e raggiungere la Flotilla. Ho deciso di tornare in Sardegna, con amarezza ma con ancora più determinazione”, racconta.
Il rientro non è una ritirata, sottolinea. La Flotilla prosegue, con altre imbarcazioni che hanno varcato il confine e continuano a portare gli aiuti. Loi, invece, da terra diventa portavoce e sostegno per chi è rimasto in mare. “Non mi fermo. Continuerò a fare pressione, a raccontare, a chiamare le persone in piazza se i miei compagni venissero colpiti. Questa lotta è collettiva. Paris, insieme, come diciamo in sardo.”
Attorno a lui si stringono in tanti: amici, attivisti, cittadini comuni che lo riconoscono come simbolo di chi non si limita a parlare da una poltrona ma sceglie di mettersi in gioco. “Forse il mare ha deciso che tu dovessi restare in vita”, gli scrivono alcuni sostenitori, “ma quello che hai fatto dimostra coraggio e umanità”. Per Marco Loi la missione non è finita: se non può più navigare, continuerà, da terra, a coordinare e testimoniare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA