Nuoro è scossa da una tragica notizia: Gabriele Fois, 54 anni, è deceduto improvvisamente mentre si trovava in una tabaccheria di via Monni. L’uomo si era recato nel negozio per acquistare delle sigarette quando, senza alcun preavviso, ha accusato un malore improvviso e si è accasciato a terra nel cortile della rivendita. I presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi, ma nonostante i tempestivi tentativi di rianimazione da parte del personale del 118, per Fois non c’è stato nulla da fare.

La notizia della sua morte ha lasciato un profondo senso di sgomento nella comunità nuorese, soprattutto per la tragica storia che ha segnato gli ultimi anni della vita di Gabriele Fois. Nel 2019, infatti, l’uomo era stato coinvolto suo malgrado in una vicenda che aveva sconvolto l’intera città: la brutale uccisione della sua fidanzata, Romina Meloni, 49 anni, per mano del suo ex. Quella tragedia aveva lasciato un segno indelebile su Fois, che aveva visto la sua vita cambiare radicalmente da un giorno all’altro.

Romina Meloni era stata uccisa in circostanze drammatiche, e Gabriele aveva dovuto affrontare il dolore di quella perdita inimmaginabile. Nei mesi e negli anni successivi, pur profondamente segnato da quanto accaduto, Fois aveva cercato di ricostruire la propria esistenza, trovando la forza di andare avanti nonostante il peso della tragedia che lo aveva colpito.

La comunità di Nuoro si stringe attorno ai familiari e agli amici di Gabriele in questo momento di profondo dolore, ricordando l’uomo che ha affrontato con coraggio le prove più difficili della vita.

Domenica sera, una chiamata al 112 ha allertato i Carabinieri della Sezione Radiomobile: due genitori chiedevano aiuto per il comportamento aggressivo del figlio durante una lite familiare a Sinnai.

Sul posto i militari hanno trovato il giovane, un 22enne disoccupato già noto alle Forze dell’Ordine, che aveva minacciato il padre con un coltello, poi sequestrato. Nonostante la sua resistenza, l’intervento si è concluso senza feriti.

Il ragazzo è stato arrestato per minaccia, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. È stato attivato il protocollo “Codice Rosso” a tutela delle vittime, e il giovane trasferito nel carcere di Uta.