Un gesto di grande solidarietà ha permesso di salvare la vita a chi era in attesa da tempo, come un uomo che aveva solo 48 ore per ricevere un organo vitale.

Questo è quanto avvenuto al Santissima Trinità di Cagliari, dove sono stati prelevati organi da un paziente di 37 anni, residente in un comune dell’Iglesiente, deceduto a causa di un coma post-anossico nell’ospedale di Is Mirrionis.

Dopo la certificazione della morte encefalica e ottenuto il consenso dai familiari, il personale sanitario, coordinato dal Centro Regionale Trapianti di Cagliari, ha avviato la procedura per il prelievo di cuore, fegato e reni. L’operazione è stata condotta dalle équipe dei Centri destinatari degli organi.

La campionessa di pallavolo Alessia Orro, sarda di Narbolia, è stata ospite oggi pomeriggio nel salotto di Verissimo su Canale Cinque, dove si è raccontata a cuore aperto a Silvia Toffanin in un’intervista intensa e ricca di emozioni.

La palleggiatrice della Nazionale italiana ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera, dagli esordi nella sua amata Sardegna fino ai grandi traguardi raggiunti con la maglia azzurra, parlando del duro lavoro, dei sacrifici e della passione che l’hanno portata a diventare uno dei volti simbolo del volley italiano.

Con il sorriso e la semplicità che la contraddistinguono, Alessia ha parlato anche della sua vita privata, dell’amore, delle amicizie e di quanto sia fondamentale avere accanto persone vere nei momenti più difficili.

Ma il momento più toccante dell’intervista è arrivato quando ha parlato della sua terra e dei suoi affetti più profondi, ricordando con commozione le sue origini sarde e il legame indissolubile con la famiglia. “Nonno Peppino è la mia forza”, ha detto con la voce carica di emozione, rendendo omaggio all’uomo che più di tutti le ha trasmesso i valori dell’impegno e della determinazione.

Un racconto autentico, quello di Alessia Orro, che dimostra come dietro una campionessa ci sia sempre una persona che porta dentro di sé la forza delle proprie radici, l’amore per la famiglia e l’orgoglio di rappresentare la propria terra, la Sardegna, dentro e fuori dal campo.