Il mondo del cioccolato della pasticceria Piemontese: una dolce storia di famiglia che ha conquistato la Sardegna
Cinquant'anni di storia della pasticceria Piemontese, guidata dall'amore per l'arte del cioccolato della famiglia Aresu: il sogno di un giovane pasticcere trasformato in una dolce tradizione amata da generazioni di sardi.
Correvano gli anni ’70 e mentre tiramisù e panna cotta trionfavano nelle vetrine delle pasticcerie più alla moda conquistando il palato degli italiani, il giovane pasticcere Giuseppe Aresu, insieme a sua moglie Adelina Atzori, decidevano di intraprendere una nuova avventura. Con una valigia colma di sapori e profumi piemontesi e una solida esperienza maturata presso il celebre Caffè Baratti di Torino, uno dei più prestigiosi al mondo, Giuseppe fece ritorno in Sardegna con un sogno ambizioso: aprire una pasticceria tutta sua. Ciò che ancora non sapeva è che quel desiderio avrebbe dato vita a una dolce realtà, destinata a prosperare per oltre mezzo secolo. Il 4 ottobre 1974, nel vivace quartiere di San Benedetto a Cagliari, si alzava per la prima volta la saracinesca di una nuova attività. La Piemontese, storica pasticceria cagliaritana, nacque così, dall’aspirazione di un giovane pasticcere desideroso di portare a Cagliari la tradizione dolciaria piemontese. E oggi, a raccontarci questa incredibile storia e tenere viva La Piemontese, è Gianluca Aresu, figlio d’arte e Maître Chocolatier.
“Mio padre è stato un modello” racconta Gianluca, “per me stare in pasticceria è sempre stato come stare in famiglia. Il laboratorio è la mia casa. Ho iniziato per gioco a 14 anni, ma presto è diventata una passione.”
In un’epoca in cui la pasticceria sarda era ancora poco influenzata dalle mode continentali, Giuseppe introdusse innovazioni che avrebbero rivoluzionato il settore, come i mignon in stile piemontese, ancora sconosciuti in Sardegna. Ma una delle peculiarità che contraddistinse la pasticceria Piemontese sin dalle sue origini e che, ancora oggi, la rende unica è la qualità del cioccolato utilizzato.
Un’amore per la pasticceria e per il cioccolato trasmessa di generazione in generazione, e portata avanti con continui percorsi di alta formazione, tra istituti di prestigio come il Boscolo Etoile e alimentata dal lavoro fianco a fianco con i più rinomati nomi della pasticceria nazionale e internazionale.
“La pasticceria universale si compone di cinque ingredienti semplicissimi: burro, farina, uova, zucchero e panna. Ma se vuoi creare qualcosa di speciale, è necessario avere manualità, fantasia e un’ottima conoscenza della materia prima. – racconta Gianluca – Partire alla scoperta delle piantagioni di cacao in Amazzonia, vedere da vicino le modalità di lavorazione, girare il mondo alla ricerca di nuovi sapori e collaborare con grandi chef, mi ha permesso di conoscere e capire il prodotto al di là dell’apparenza, perfezionare il modo in cui io stesso tratto il cioccolato e proporre in pasticceria prodotti di qualità sempre differenti”.
Già, perché uno degli elementi chiave de La Piemontese è la capacità di evolversi e stare sempre al passo con i tempi. Ed ecco che i prodotti al banco alternano pasticceria tradizionale e moderna, dai grandi classici italiani come cannoncini, Babà e cannoli, al francese Pain au chocolat e al Pastel de Nata portoghese, fino agli eleganti mignon e alle elaborate monoporzioni dalle forme più particolari. Ed è proprio nella realizzazione di queste ultime che il Maître Chocolatier libera la sua fantasia, creando forme inedite, ispirate all’ambiente circostante e alla stagionalità, e che troveremo in vetrina solo dopo aver ricevuto l’approvazione di tre importanti piccoli giudici.
“Ogni volta che creo un nuovo dolce, un nuovo gusto o abbinamento, le prime ad assaggiarlo sono le mie bambine Gioia, Ginevra e Gloria – racconta Gianluca – mi fido ciecamente del loro giudizio, perché so che mi diranno sempre la verità e perché, dopotutto, la Piemontese è una storia di famiglia”.
Cremosi, biscotti, torte e prodotti da forno: ogni dolce ha una sua storia, tutti diversi ma accomunati da una sola grande filosofia.
“Amore e passione al 100% per questo lavoro sono gli ingredienti principali della mia pasticceria ed è questo che ci spinge a rendere davvero unico ogni prodotto – racconta Gianluca – dalla Piemontese una crostata non è mai una semplice crostata, perché abbiamo trenta diversi tipi di frolla con cui questa può essere realizzata. L’attenzione che riponiamo nel preparare un lievitato è la stessa che impieghiamo per un dolce moderno”.
L’amore richiede cura costante: giorno dopo giorno deve essere nutrito, affinché non si affievolisca mai, ma si rigeneri continuamente. Per Gianluca, questo principio si traduce nel desiderio di condividere le sue conoscenze e la sua passione con gli altri, innovare ed esplorare nuove frontiere del gusto, sempre con l’obiettivo di diffondere l’arte del cioccolato e della pasticceria. E proprio questo desiderio di condivisione, ha portato il Maître Chocolatier a collaborare con grandi firme della gastronomia e dell’accessoristica di largo consumo come Icam Agostoni, Barry Callebaut e Lindt, tenere corsi di pasticceria e cioccolateria in vari istituti in Italia e in Europa, e soprattutto a dare vita ad una vera e propria scuola. È così che nel 2014 viene inaugurata l’”Italian Chef Cooking School”, di cui Gianluca è il docente di riferimento per percorsi di pasticceria per professionisti e amatori.
Oggi, la pasticceria Piemontese è la realtà dolciaria che, a distanza di 50 anni, continua a innovare e stupire. Al cuore di questa dolce avventura c’è la famiglia, vero pilastro portante della pasticceria: il maestro cioccolatiere Gianluca Aresu, insieme alla moglie Milena e alle loro tre splendide figlie, Gioia, Ginevra e Gloria, con passione e dedizione mantengono viva la tradizione piemontese che ha dato origine a tutto, deliziando i palati con un’incredibile varietà di dolci per ogni occasione e infondendo amore e autenticità in ogni creazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA