Ieri Samugheo ha vissuto una giornata di grande festa e commozione in occasione del centesimo compleanno di Tzia Mariantonia, la centenaria del paese, amata e rispettata da tutta la comunità. L’evento ha visto la partecipazione del Gruppo Interforze, che ha voluto rendere omaggio a questa straordinaria donna, simbolo di longevità e saggezza.

La celebrazione è stata un momento di grande unione per gli abitanti di Samugheo, che si sono stretti attorno a Tzia Mariantonia per festeggiare questo traguardo eccezionale. La centenaria, conosciuta per la sua gentilezza e il suo spirito allegro, ha accolto con gioia e commozione l’affetto della sua comunità.

La giornata è stata arricchita dalla presenza di Pierino Vargiu e Angela Mereu, ambasciatori dei centenari di Sardegna, che hanno contribuito a rendere ancora più speciale questa occasione con la loro partecipazione e il loro impegno nel promuovere e celebrare la longevità nella regione. Grazie a loro, abbiamo potuto avere informazioni dettagliate sull’evento e una splendida foto che immortala Tzia Mariantonia insieme al Gruppo Interforze.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904