Si tratta di sicuro del re dei trattamenti estetici: è veloce, praticamente senza effetti collaterali, reversibile. Parliamo del filler per le labbra, le piccole iniezioni di acido ialuronico capaci di migliorare l’aspetto della bocca, del sorriso e sì, anche l’autostima: il trattamento che mira a ricostituire l’idratazione del labbro e a dargli maggior definizione. Le iniezioni di acido ialuronico possono essere utilizzate per vari scopi, come l’aumento del volume, la definizione della forma, il ripristino del contorno naturale delle labbra, la correzione di asimmetrie e la riduzione delle rughe sottili intorno alla bocca, il tutto in pochi minuti e con ridottissimi rischi di reazioni allergiche in quanto l’acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente nel corpo umano.

Il “dopo” è appena trattato, il risulato finale perderà il 20% dell’edema e quindi del gonfiore.

Nonostante questa semplicità e sicurezza nell’approcciarsi al trattamento, è fondamentale scegliere un professionista qualificato e esperto per eseguire l’intervento: “Quanti errori e orrori abbiamo visto tutti, noi come medici e anche voi come pazienti, magari in tv o online”, spiega il dottor Andrea Corona del centro medico estetico Jumeaux Med di Cagliari. “C’è infatti una linea sottile tra l’ottenere risultati naturali e armoniosi e cadere in un eccesso che porta a un aspetto innaturale. Per me è infatti importantissimo effettuare una consulenza preliminare col paziente sia per capire le sue effettive aspettative e desideri, ma soprattutto per studiare da parte mia la sua fisionomia e adattare a questa i miei trattamenti”.

“Ci sono infatti diverse tipologie di labbra da trattare, da quelle praticamente inesistenti, dove si necessita di una tecnica che abbia la capacità di evertere il labbro e quindi portar fuori la mucosa che normalmente cade più all’interno, fino a quelle asimmetriche, dove si interverrà invece per ridare equilibrio”. Per un risultato naturale, armonico e che rispetti il viso e l’espressività di chi si sottopone al filler è essenziale quindi scegliere il trattamento che calzi ad hoc, quello perfetto per ogni paziente.

Il “dopo” è appena trattato, il risulato finale perderà il 20% dell’edema e quindi del gonfiore.

Ma vediamo dunque nel dettaglio le principali tecniche utilizzate dal dottor Corona:

Russian Lip, tecnica in voga e super richiesta (ha soppiantato le ormai cosiddette “duck lips”, le labbra a papera) che verticalizza il labbro e fa si che appaia frontalmente più visibile e consiste nell’innalzare l’arco di Cupido, scolpendo il volume del labbro superiore ottenendo labbra più carnose e piene, con una leggera forma a cuore. “Personalmente ritengo che alteri tantissimo la forma di base uniformando il risultato finale. Insomma risulta praticamente identico in tutte le pazienti”, aggiunge Corona.

Il “dopo” è appena trattato, il risulato finale perderà il 20% dell’edema e quindi del gonfiore.

Micro cannula, consente di mantenere la forma e il volume del labbro che normalmente va svuotandosi col passare del tempo conservando al massimo la sua naturalezza.

Ago, “una mia nuova tecnica che crea un mix di strategie, orizzontale e verticale, con piccole variazioni rispetto alla Russian Lip e alle altre. Il risultato è un labbro molto più definito e volumizzato ma assolutamente naturale perché rispecchia il labbro di partenza”.

Il “dopo” è appena trattato, il risulato finale perderà il 20% dell’edema e quindi del gonfiore.

“Tengo a sottolineare che, nonostante sia un trattamento poco invasivo e leggero”, spiega il dottor Corona, “esistono pur sempre degli effetti post filler come gonfiore ed ematomi. Questi ultimi sono più accentuati là dove vengono utilizzate tecniche come la Russian Lip e le iniezioni verticali che necessitano di tante punture in più. La guarigione completa e il risultato finale lo si vedranno dopo una settimana”.

L’acido ialuronico è diventato il filler preferito per molte persone a causa della sua capacità di fornire risultati naturali e reversibili. Nonostante la sua “semplicità” si tratta comunque di un trattamento che necessita di attento studio, preparazione e competenza. Le labbra possono essere considerate infatti come una delle caratteristiche distintive di una persona, quasi un’impronta digitale. Ogni individuo ha un contorno labiale unico, determinato da fattori genetici, morfologici e anche dallo stile di vita. “E’ essenziale prendersene cura al meglio, soprattutto là dove si interviene per migliorarne l’aspetto estetico al fine di renderle uniche e perfette per ogni viso”.

La storia di come una semplice scelta può fare la differenza. C’è un momento, ogni sera, in cui tutti noi compiamo lo stesso gesto. Rientriamo a casa, apriamo la porta e accendiamo la luce. Un gesto automatico, quasi invisibile. Eppure oggi quel click può avere un valore molto più grande: può sostenere un’associazione culturale, un gruppo sportivo, un progetto sociale. Può rafforzare il tessuto vivo della Sardegna, quello fatto di volontariato, inclusione, educazione, solidarietà. È questo il cuore di “Sardex per Associazioni”, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Energit e SardexPay, pensata per offrire un sostegno concreto al Terzo Settore dell’isola — coinvolgendo anche le realtà non ancora iscritte al circuito.

Le associazioni rappresentano una delle infrastrutture sociali più preziose della Sardegna: campi sportivi dove i bambini crescono, circoli culturali che tengono vive le tradizioni, gruppi di volontari che supportano i quartieri più fragili. Molte di queste realtà, spesso piccole ma fondamentali, operano con risorse limitate. Per loro, un contributo puntuale può significare molto: nuovi materiali, spazi più sicuri, attività continuative per gli iscritti. L’iniziativa parte proprio da qui: dalla volontà di trasformare una scelta quotidiana — attivare la fornitura luce — in un gesto capace di generare valore condiviso.

Il funzionamento è immediato: quando un cittadino attiva l’offerta Energit Easy Family Luce, può indicare l’associazione che desidera sostenere. A quel punto SardexPay eroga 100 Sardex direttamente alla realtà scelta: un contributo tangibile che arriva entro 30 giorni dall’attivazione. Nessun costo aggiuntivo per l’utente. Nessuna procedura complessa. Solo una scelta consapevole. Grazie all’iniziativa, anche una singola attivazione può trasformarsi in un aiuto concreto. Moltiplicata per tante famiglie del quartiere, diventa una vera e propria rete di sostegno. È questo il principio su cui l’iniziativa si fonda: far crescere la comunità attraverso scelte quotidiane e accessibili.

Uno degli elementi più significativi è l’apertura anche alle associazioni non iscritte al circuito SardexPay. Un modo per raggiungere un numero ancora più ampio di realtà locali, invitandole a entrare in un ecosistema collaborativo che favorisce scambi, sinergie e crescita. Partecipare è semplice e attivare l’iniziativa richiede pochi passaggi:

1. Accedere alla pagina dedicata: https://lp.energit.it/sardex-associazioni/

2. Scegliere l’offerta Easy Family Luce Energit.

3. Inserire il codice dell’associazione che si intende sostenere.

4. Procedere all’attivazione della fornitura.

5. Entro 30 giorni, l’associazione riceverà il contributo di 100 Sardex

Un gesto semplice, capace però di alimentare il lavoro quotidiano di chi contribuisce a migliorare la vita nelle città e nei paesi della Sardegna. Scegliere Energit nell’ambito di questa iniziativa non significa solo risparmiare o cambiare fornitore. Significa prendere parte a un modello di economia collaborativa che mette al centro il territorio. È questa la visione che Energit e SardexPay portano avanti: un modo nuovo di unire cittadini e associazioni, di creare valore locale, di sostenere il Terzo Settore con strumenti concreti e immediati. Perché una comunità che cresce insieme è una comunità più forte.