Un’altra figura emerge come aspirante sindaco di Cagliari, aggiungendo ulteriore vivacità alla corsa per la carica comunale. Si tratta di Emanuela Corda, una figura ben conosciuta per il suo ruolo precedente da deputata M5s e attuale presidente nazionale di Alternativa. Con la sua candidatura, il numero dei contendenti al prestigioso scranno del Comune sale a quattro, presentando una tavolozza diversificata di rappresentanti: due donne, Alessandra Zedda per il centrodestra e la stessa Corda per Alternativa, e due uomini, Massimo Zedda per il centrosinistra e Giuseppe Farris, il quale si presenta con una lista civica.

La sua presentazione ufficiale alla stampa è fissata per mercoledì 24 presso Palazzo Doglio nella suggestiva cornice della sala Castello, alle 10.30. L’annuncio è accompagnato da una dichiarazione di intenti esplicita da parte di Alternativa, che sottolinea un progetto politico pensato per la città, plasmato attraverso un dialogo costante con la cittadinanza e le diverse realtà sociali di Cagliari. Si profila un impegno per un cambiamento radicale, mirante a riportare la politica ai suoi principi più autentici e profondi: un servizio al cittadino anziché un mero strumento di gestione del potere. Questa visione si pone al di fuori delle dinamiche del bipolarismo e del voto “utile”, sottolineando un’alternativa che si propone di essere autenticamente rispondente alle esigenze della comunità.

Alternativa ha visto la luce nel 2021 in seguito alla decisione di Giuseppe Conte di sostenere il governo Draghi, un momento che ha segnato una svolta per molti esponenti politici. Coloro che si erano uniti al movimento con il simbolo del M5s nel 2018 si videro espulsi, dando vita a questa nuova formazione che ora si prepara a sfidare le elezioni comunali a Cagliari con la leadership di Emanuela Corda.

Rientra parzialmente l’allarme inquinamento lungo la costa cagliaritana. Il sindaco Massimo Zedda ha firmato oggi l’ordinanza che revoca il divieto di balneazione nel tratto di litorale compreso tra il Porto Canale e il confine con il Comune di Capoterra, precedentemente interdetto a causa di valori non conformi rilevati dall’Arpas.

Resta invece in vigore il divieto nel tratto del Poetto compreso tra l’Ospedale Marino e l’Ottagono, dove permane una situazione critica. Il primo cittadino ha voluto chiarire pubblicamente le cause delle anomalie riscontrate, respingendo alcune ipotesi circolate nelle ultime ore:

“Il problema non dipende dai canali del Molentargius – ha affermato Zedda – che, come tutti sanno, non sfociano in mare: all’altezza dell’ippodromo l’acqua viene infatti aspirata tramite l’idrovora. È più verosimile che le cause siano da ricercare nelle temperature elevate, nella mancanza di vento e in possibili scarichi da parte di imbarcazioni”.

Il sindaco ha ribadito che l’amministrazione sta monitorando costantemente la situazione in stretto raccordo con l’Arpas: “Il Comune ha prontamente recepito le analisi dell’ente ambientale, intervenendo con tempestive ordinanze. Stiamo seguendo l’evoluzione e non escludiamo un miglioramento nei prossimi giorni, anche in virtù di un possibile cambiamento delle condizioni meteo”.

Intanto, cittadini e bagnanti possono tornare a godere di buona parte del litorale occidentale, in attesa che anche il tratto del Poetto venga restituito alla balneazione.