Allarme siccità nel Sud Sardegna: l’invito ai sindaci a chiedere lo stato di calamità

Dopo le colture e i pascoli invernali e primaverili si teme per il destino di quelli estivi e autunnali
Il pieno sostegno e un invito ai sindaci della Sardegna Sud Orientale per richiedere lo stato di calamità naturale a causa dell’emergenza siccità. È quanto proposto da Coldiretti Cagliari considerate le gravi difficoltà che si stanno riscontrando da mesi in un territorio martoriato dalla siccità. Proprio per sensibilizzare le comunità locali e rilanciare il proprio aiuto, i vertici Coldiretti Cagliari mandano un appello con una lettera inviata ai primi cittadini di 25 Comuni della Sardegna Sud Orientale.
LA LETTERA. Al centro c’è la “grave emergenza che sta affliggendo gli agricoltori e gli allevatori del nostro territorio – scrivono ai sindaci, Giorgio Demurtas e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Cagliari – da diversi mesi questo territorio è flagellato da una prolungata mancanza di piogge che ha generato una crisi senza precedenti, con ripercussioni drammatiche sulle attività agricole e zootecniche, causando gravi danni alle colture e alle attività di allevamento”. Ecco perchè, rilancia Coldiretti “la gravità della situazione richiede interventi immediati e incisivi – scrivono ancora direttore e presidente – bisogna unire le forze con tutti i sindaci dei Comuni interessati per sollecitare con determinazione la Regione affinché sia dichiarato lo stato di calamità naturale”.
COLDIRETTI. “Dichiarare lo stato di calamità è un passo fondamentale per sbloccare le risorse necessarie e sostenere le nostre comunità rurali con le loro attività produttive, fortemente colpite da una crisi che sembra non dare tregua – sottolinea Demurtas – i nostri agricoltori e allevatori, pilastri fondamentali delle comunità locali, si trovano ormai allo stremo, con conseguenti problemi economici attuali e futuri. Questa situazione particolarmente critica nell’area della Sardegna Sud Orientale – aggiunge – vede anche molti allevatori vivere una situazione critica dovendo affrontare i danni diretti causati dalla siccità e legati all’acquisto di mangimi per sopperire all’assenza dei pascoli, con conseguenze devastanti sui fatturati delle aziende”.
Una situazione su cui si può intervenire con il sostegno di tutto il territorio. “Confidiamo nella sensibilità dei sindaci ein una pronta azione delle istituzioni per aiutare le aziende in questa drammatica situazione – sottolinea il direttore Saba – restiamo a disposizione per collaborare con tutte le amministrazioni coinvolte nell’interesse del benessere delle nostre comunità. Le preoccupazioni riguardanti il possibile e ulteriore aggravarsi di questa situazione sono più che fondate – conclude Saba – tanto che, dopo quelle invernali e primaverili, si teme per il destino delle colture estive e autunnali”.

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Quartu, atti vandalici a Baia Azzurra: scalette divelte e rifiuti ovunque, turisti indignati per l’abbandono del sito

Scalette divelte, panchine rotte e rifiuti ovunque. Ieri alcuni turisti hanno raccolto sacchi di spazzatura per senso civico, ma un luogo così bello non dovrebbe essere lasciato all’incuria.
Baia Azzurra, uno dei luoghi più affascinanti del litorale di Quartu, sta vivendo un momento difficile. Le scalette in legno che permettevano l’accesso al mare sono state danneggiate, alcune assi divelte e utilizzate come sedili di fortuna, mentre diverse panchine risultano rotte o spostate. Anche la piattaforma panoramica, che regala una splendida vista sul mare, mostra segni evidenti di usura e incuria.
Nonostante ciò, la bellezza del posto continua a colpire i visitatori. Proprio ieri alcuni turisti, dispiaciuti per lo stato dell’area, hanno deciso spontaneamente di raccogliere i rifiuti abbandonati, riempiendo diversi sacchi. Un gesto di grande civiltà che dimostra quanto questo angolo di costa sia apprezzato e amato.
«È un peccato vedere un posto così bello trascurato», racconta una coppia in vacanza. «Sarebbe bello se fosse valorizzato e tenuto meglio, perché ha un potenziale enorme».
La zona, che si trova poco prima di Is Mortorius, è da tempo una meta prediletta da chi cerca tranquillità e paesaggi mozzafiato. Tuttavia, chi la frequenta spesso segnala che da anni mancano interventi di manutenzione. «Ci vado regolarmente e mi dispiace vedere che nessuno se ne occupa davvero», commenta un residente.
Un piccolo intervento di cura e attenzione da parte delle istituzioni potrebbe fare la differenza, restituendo a Baia Azzurra il decoro che merita. Il luogo conserva un fascino naturale che continua ad attrarre, nonostante le difficoltà: un patrimonio che vale la pena proteggere.
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