Chi conosce e ama i culurgiones rimarrà affascinato nello scoprire che hanno delle “cugine” meno conosciute ma altrettanto gustose: is cocoeddas.
Originarie di Esterzili, un piccolo paese situato nel cuore della Sardegna, is cocoeddas rappresentano una prelibatezza della tradizione gastronomica locale. Il loro nome risuona meno spesso fuori dai confini regionali, ma ogni boccone racconta storie di antiche ricette tramandate di generazione in generazione.
Come per is culurgionis, anche in questo caso si parte da una base comune: la pasta, conosciuta in sardo come su pillu, preparata con farina, semola e acqua, lavorata a mano secondo i gesti lenti e precisi delle nostre madri e nonne.
La vera differenza, però, sta nel ripieno. Le cocoeddas racchiudono un cuore saporito e rustico, fatto di patate bollite e schiacciate con cura, formaggio in salamoia (su casu ‘e fitta), ciccioli di maiale (s’erda) e cipolla rosolata lentamente nello strutto. Un mix semplice e autentico, che restituisce tutto il profumo della cucina di una volta.
Una volta chiuse, non si lessano come i culurgiones: si friggono in abbondante olio bollente fino a diventare dorate e croccanti.
Ogni anno, ad agosto, Esterzili celebra questa specialità con una sagra tutta dedicata a is cocoeddas, un’occasione unica per assaporarle nel loro contesto più autentico.
Non resta che segnarlo in agenda: se passate da Esterzili in estate, non perdete l’occasione di assaggiare queste delizie e scoprire un altro angolo di Sardegna che profuma di storia e tradizione.
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