Sfuma il sogno dell’Oscar per il sardo Simone Coco, re degli effetti speciali
La statuetta è andata a un altro film ma per questo grande talento sardo Coco resta la soddisfazione di essere arrivato alla nomination con due filmoni come Napoleon e Mission Impossible
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Un sardo di grandissimo talento era in corsa per aggiudicarsi ben due Oscar per i migliori effetti speciali creati per Napoleon e Mission Impossible – Dead Reckoning Part One, entrambi in lizza per la statuetta (in gara con Godzilla: Minus One, The Creator e Guardian of the Galaxy Vol. 3).
Simone Coco, nella sua ricerca per entrare nel settore, scopre gli Escape Studios di Londra e, data la sua passione per disegno e pittura, decide di iscriversi al loro corso di compositing. Dopo aver completato il corso, Escape Studios lo inserisce per un breve periodo ai Rushes Post-production a Soho, Londra, che inaspettatamente si estende a una gratificante posizione di tre anni.
Qui stringe contatti e, alla fine, con un gruppo di colleghi fondano il dipartimento TV DNEG. Dopo sette anni passa, nel 2019, all’attuale ruolo di supervisore VFX (effetti visivi, Visual Effects) con ILM, Industrial Light & Magic una delle più famose ed importanti aziende nel campo degli effetti speciali digitali, oggi parte della più ampia Lucasfilm, sussidiaria di The Walt Disney Company.
La statuetta – nella cerimonia tenutasi ieri – è però andata al film del regista Yamazaki Godzilla Minus One.
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Quando a Cagliari c’era il mercatino domenicale del Bastione

Il mercatino domenicale del Bastione rappresenta un’epoca iconica per molti cagliaritani, una tradizione che ha caratterizzato la vita della città tra gli anni '80 e '90.
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Quando a Cagliari c’era il mercatino domenicale del Bastione.
Il mercatino domenicale del Bastione rappresenta un’epoca iconica per molti cagliaritani, una tradizione che ha caratterizzato la vita della città tra gli anni ’80 e ’90.
In quel periodo, il Bastione era molto più di un semplice luogo dove acquistare oggetti usati; era un crocevia di storie e scoperta, un luogo dove si andava in cerca di occasioni e curiosità. Per chi aveva subito il furto dell’autoradio, la ricerca di ciò che era stato sottratto iniziava proprio lì, tra le decine di bancarelle allestite in quello che era noto come il “Salotto buono” di Cagliari.
Ogni domenica, che fosse una giornata di sole o di pioggia, il mercatino si animava con venditori abituali e improvvisati, pronti a mettere in mostra una miriade di oggetti rari e inaspettati. I vigili controllavano l’attività, ma era consueto imbattersi in qualche affare discutibile. Non era strano, ad esempio, trovarsi di fronte a pezzi di antiquariato o articoli di elettronica di dubbia provenienza, frutto di furtive operazioni di mercato. Per chi aveva bisogno di un interruttore per riparare l’impianto elettrico o di raccogliere diecimila lire per fare benzina, bastava frugare nel baule della nonna, scovando cianfrusaglie da rivendere.
Con l’avvento del nuovo millennio, il mercatino è stato spostato in via Trento, segnando la fine di un’era. Oggi, il panorama delle bancarelle è mutato radicalmente, passando dalle merce usata e dall’usato certo a nuove offerte, spesso legate alla contraffazione e alla moda. Tuttavia, nei cuori dei cagliaritani di oltre 30 anni, il ricordo del mercatino del Bastione continua a brillare come un simbolo di un tempo in cui ogni oggetto raccontava una storia e ogni domenica era un’avventura.
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