Andrea Mura doppia l’ultimo dei grandi capi, il leggendario Capo Horn, attraversando una pericolosa tempesta
Questa mattina Andrea Mura ha doppiato l’ultimo dei tre grandi capi, Capo Horn, superando la tappa più pericolosa del giro del mondo alla Global Solo Challenge.
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Capo Horn è una leggenda per tutti i marinai di qualsiasi epoca. È la punta più a Sud della Terra del Fuoco, a Sud della Patagonia, un posto estremo, isolato, che passa tra i Quaranta Ruggenti e i Cinquanta Urlanti in un tratto di mare tra i più difficili al mondo. Doppiarlo significa passare dall’Oceano Pacifico all’Oceano Atlantico. Capo Horn è una sorta di “Monte Everest” della vela, l’impresa più dura e pericolosa che offre per la maggior parte dei giorni burrasche con oltre 40 Nodi di vento. Per Andrea Mura e Vento di Sardegna però è andata peggio. Nei Cinquanta Urlanti del Pacifico meridionale, si è abbattuto un enorme sistema di bassa pressione per giorni. Le previsioni indicavano venti tra i 50 e i 70 nodi e mare potenzialmente pericoloso. Tra sabato 3 e domenica 4 Febbraio Andrea ha dovuto rallentare e calibrare il suo approccio perché se avesse continuato a piena velocità, avrebbe raggiunto il cuore della tempesta mettendo a rischio la barca. |
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Lunedì 5 Febbraio si è aperta una finestra e lo skipper è ripartito per riuscire a prendere la tempesta in coda con venti superiori ai 40 nodi, onde di oltre 6 metri e pioggia torrenziale. Andrea ha preparato la barca, ha chiuso tutti i fiocchi, ha preso la quarta mano alla randa (progettata apposta in previsione di questo duro passaggio, ma nella speranza di non doverla usare), ha riempito entrambi i ballast per aumentare peso e messo la chiglia al centro. In assetto di pura sopravvivenza, è poi avanzato verso il Capo. Nonostante tutte le precauzioni le condizioni meteo erano davvero pericolose e durante la notte Vento di Sardegna ha subito numerosi danni. Un’onda ha completamente distrutto la capote sul lato sinistro della barca, ha piegato i tubi e squarciato la plastica. Uno dei tubi ha sfondato la coperta con il conseguente allagamento della barca e sono subentrati problemi di ipotermia. Con vento tra i 40 e 50 nodi e onde di sette metri, mancavano circa 230 miglia a Capo Horn. Nell’arco della giornata le condizioni meteo sono migliorate. Sono stati momenti difficili ma Andrea è riuscito, nonostante il freddo per la mancanza di riscaldamento, a riparare alcuni dei danni più gravi e a proseguire la sua rotta. Questa notte, alle 2 del mattino, Capo Horn è stato finalmente doppiato. Insieme a Vento di Sardegna, Andrea Mura è in mare da 80 giorni e ha percorso quasi 19 mila miglia nautiche, solo 7.000 miglia lo separano da Marina Coruña, il traguardo. Questo è l’ultimo obiettivo: compiere la risalita verso la Spagna nel più breve tempo possibile. Ad oggi l’arrivo di Andrea in Spagna, è previsto per il 9 marzo prossimo. Buon Vento di Sardegna!
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il sindaco Zedda replica tagliente al segretario UGL Cagliari: «Le mie parole non incitano alla violenza»![]() Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.
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canale WhatsApp Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo. In una nota, il primo cittadino ha voluto chiarire la propria posizione e respingere con decisione le accuse ricevute: «La libertà di espressione e il diritto a manifestare lo si è ottenuto nel ’45, quando hanno prevalso la libertà e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, saremmo in carcere, da innocenti, se non peggio, nei campi di concentramento — questo parafrasando Vittorio Foa, antifascista, ebreo, partigiano, azionista, socialista eletto parlamentare da indipendente nel PCI. I provocatori e gli atti violenti vanno sempre stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il segretario UGL Cagliari, Andrea Geraldo. Riguardo alle sue gravissime affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore, introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune». Le dichiarazioni del sindaco arrivano dopo le critiche mosse dal segretario UGL, che aveva interpretato alcuni passaggi del suo intervento come un incitamento alla violenza politica. Zedda ha ribadito invece il valore della libertà democratica e della condanna di ogni forma di provocazione e violenza, sottolineando la volontà di procedere per vie legali in risposta alle accuse.
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