Di medicina estetica ormai si parla tantissimo: ritocchi, filler, botox, peeling chimici e una miriade di altri trattamenti non invasivi ma decisamente migliorativi dell’aspetto esteriore e sì, anche interiore. Se ne parla tanto e spesso anche nella maniera sbagliata: quante volte abbiamo sentito e letto di “interventi” realizzati male, di pazienti che si sono messi nelle mani di qualche sedicente medico che in realtà era semplicemente il vicino di casa del cugino di un vero professionista? Ecco: nonostante i famosi “ritocchini” siano ormai alla portata di tutti e tutte, a maggior ragione è necessario saperne di più, conoscere i medici, quelli veri, preparati, competenti. Oggi vi presentiamo uno di loro, Andrea Corona, medico chirurgo cagliaritano che, nel 2011 apre Jumeaux Med, il suo primo studio a Cagliari in via Nuoro, collabora con i migliori professionisti nel campo della medicina estetica a Torino, Milano, Roma, Verona, Ferrara e Tortolì e l’estate scorsa apre il secondo a Porto Rotondo.

Ma concediamoci un piccolo excursus storico: sapevate che la medicina estetica è una disciplina recente? Nasce a Parigi nel 1973 grazie a J.J. Legrand, medico endocrinologo, come metodica correttiva ausiliaria alla chirurgia estetica, per correggere gli inestetismi del corpo in maniera “soft”. Negli anni seguenti si diffonde in America Latina e nel Mediterraneo, Italia compresa, dove nel 1975 viene fondata la Società Italiana di Medicina Estetica (SIME) da parte del geriatra di Roma Carlo Alberto Bartoletti. Nella seconda metà degli anni Ottanta la medicina estetica comincia a delineare meglio i suoi contorni, ponendosi a un livello complementare e non alternativo rispetto alla chirurgia estetica, occupandosi di prevenzione e di correzione di piccoli difetti con mezzi non chirurgici. Tutto il resto è storia: oggi la medicina estetica è diventata ormai un elemento integrante nella promozione del benessere complessivo dei pazienti.

Rinofiller

Ma torniamo al “nostro” Andrea Corona: di recente è stato iscritto nel Registro delle Eccellenze Italiane 2023/2024 in qualità di medico chirurgo estetico specialista in urologia e andrologia.

“Ho sempre saputo che avrei preso questa strada, ci racconta. Per me essere medico è una passione, era il mio sogno fin da piccolo e sì, ci sono riuscito. Ogni giorno continuo a studiare, formarmi, seguo corsi su e giù per l’Italia: è una delle cose belle del mio mestiere, non si finisce mai di imparare perché la medicina estetica è sempre in evoluzione per dare ai pazienti il meglio, la sublimazione della loro già presente bellezza e perfezione”. Che Corona con la sua “bacchetta magica” riesce a tirare fuori dopo attenta consulenza con la o il paziente. Il metodo Jumeaux Med, “nessun stravolgimento, solo naturalezza”, ha reso inconfondibili, quasi una firma, i trattamenti di Andrea Corona: lui, un pesce fuor d’acqua oltre 10 anni fa quando ancora il mondo dell’estetica, soprattutto in Sardegna, era dominato da stilemi e modelli che di certo non rispecchiavano la realtà e la quotidianità di ogni donna o uomo “normali”.

Oggi nei suoi centri è possibile eseguire oltre 100 trattamenti (tra i più richiesti tossina botulinica, filler per labbra, naso, zigomi, occhiaie, acido ialuronico, biostimolazione, trattamenti per la cura del capello, mesoterapia, adiposità localizzata e cellulite, capillari e varici) che permettono al dottor Corona di spaziare, in perfetto coordinamento con il paziente, per scegliere e ottenere il risultato migliore.

La storia di come una semplice scelta può fare la differenza. C’è un momento, ogni sera, in cui tutti noi compiamo lo stesso gesto. Rientriamo a casa, apriamo la porta e accendiamo la luce. Un gesto automatico, quasi invisibile. Eppure oggi quel click può avere un valore molto più grande: può sostenere un’associazione culturale, un gruppo sportivo, un progetto sociale. Può rafforzare il tessuto vivo della Sardegna, quello fatto di volontariato, inclusione, educazione, solidarietà. È questo il cuore di “Sardex per Associazioni”, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Energit e SardexPay, pensata per offrire un sostegno concreto al Terzo Settore dell’isola — coinvolgendo anche le realtà non ancora iscritte al circuito.

A hand effortlessly activates a light switch, instantly bringing brightness to a dark room.

Le associazioni rappresentano una delle infrastrutture sociali più preziose della Sardegna: campi sportivi dove i bambini crescono, circoli culturali che tengono vive le tradizioni, gruppi di volontari che supportano i quartieri più fragili. Molte di queste realtà, spesso piccole ma fondamentali, operano con risorse limitate. Per loro, un contributo puntuale può significare molto: nuovi materiali, spazi più sicuri, attività continuative per gli iscritti. L’iniziativa parte proprio da qui: dalla volontà di trasformare una scelta quotidiana — attivare la fornitura luce — in un gesto capace di generare valore condiviso.

Il funzionamento è immediato: quando un cittadino attiva l’offerta Energit Easy Family Luce, può indicare l’associazione che desidera sostenere. A quel punto SardexPay eroga 100 Sardex direttamente alla realtà scelta: un contributo tangibile che arriva entro 30 giorni dall’attivazione. Nessun costo aggiuntivo per l’utente. Nessuna procedura complessa. Solo una scelta consapevole. Grazie all’iniziativa, anche una singola attivazione può trasformarsi in un aiuto concreto. Moltiplicata per tante famiglie del quartiere, diventa una vera e propria rete di sostegno. È questo il principio su cui l’iniziativa si fonda: far crescere la comunità attraverso scelte quotidiane e accessibili.

Uno degli elementi più significativi è l’apertura anche alle associazioni non iscritte al circuito SardexPay. Un modo per raggiungere un numero ancora più ampio di realtà locali, invitandole a entrare in un ecosistema collaborativo che favorisce scambi, sinergie e crescita. Partecipare è semplice e attivare l’iniziativa richiede pochi passaggi:

1. Accedere alla pagina dedicata: https://lp.energit.it/sardex-associazioni/

2. Scegliere l’offerta Easy Family Luce Energit.

3. Inserire il codice dell’associazione che si intende sostenere.

4. Procedere all’attivazione della fornitura.

5. Entro 30 giorni, l’associazione riceverà il contributo di 100 Sardex

Un gesto semplice, capace però di alimentare il lavoro quotidiano di chi contribuisce a migliorare la vita nelle città e nei paesi della Sardegna. Scegliere Energit nell’ambito di questa iniziativa non significa solo risparmiare o cambiare fornitore. Significa prendere parte a un modello di economia collaborativa che mette al centro il territorio. È questa la visione che Energit e SardexPay portano avanti: un modo nuovo di unire cittadini e associazioni, di creare valore locale, di sostenere il Terzo Settore con strumenti concreti e immediati. Perché una comunità che cresce insieme è una comunità più forte.