Grande successo ieri a Palazzo Doglio per il party organizzato in occasione delle festività di Halloween. Complice la bellissima giornata di sole la Corte è stata presa letteralmente d’assalto da una ciurma di pirati zombie, sbarcati a Cagliari con il loro galeone. Nave che si è arenata nel capoluogo dopo l’attacco di una gigantesca piovra Kraken che ha occupato la piazza con i suoi enormi tentacoli.

Grandi e piccini hanno scattato centinaia di selfie davanti al mostro del mare e in compagnia dei pirati zombie con “lo specchio della paura”. Particolarmente emozionante lo spettacolo del fuoco, uno show acrobatico in cui le fiamme pirotecniche sono state assolute protagoniste davanti al pubblico incantato.

“Siamo molto soddisfatti dell’Halloween Kids Party – commenta Gianluca Romano, fondatore dei Superanimatori, organizzatori dell’evento -. Abbiamo allestito una vera e propria “isola dei pirati” in uno dei luoghi più belli di Cagliari, Palazzo Doglio. I sorrisi divertiti di bambini, mamme e papà, e la grande presenza di pubblico, sono la dimostrazione di come anche a Cagliari sia possibile godere di spettacoli unici con scenografie e ambientazioni che non hanno niente da invidiare a quelle presenti nel resto del mondo. In questi 16 anni di attività abbiamo investito tantissimo in formazione staff e allestimenti, così da poter offrire al nostro pubblico uno spettacolo degno di questo nome in ogni avvenimento dell’anno. Per Halloween 2023 siamo presenti non solo in alcuni dei luoghi più belli di Cagliari, ma anche a Villacidro, Sestu e Oristano”.

E dopo Palazzo Doglio gli eventi di Halloween organizzati dai Superanimatori proseguono nelle altre date. Lunedì 30 ottobre la ciurma più spaventosa dell’Isola scioglierà gli ormeggi al Centro Commerciale Sant’Ignazio di Villacidro con l’Halloween Kids Party che avrà inizio alle ore 16.30.

Martedì 31 ottobre, giorno clou della Festività dedicata al culto dei morti sono quattro gli eventi in programma. Al Centro Commerciale Porta Nuova di Oristano sarà allestito un vero e proprio “Luna Park del terrore”: grandi e piccini potranno cimentarsi nel lancio dei barattoli, scagliando un cuore umano contro le facce dei pirati zombie o nel centrare i forzieri dei pirati con l’occhio di uno di loro.

L’Old Square di Cagliari, a partire dalle ore 16.30, si trasformerà in un saloon del mar dei Caraibi con lo sbarco del galeone fantasma e la sua ciurma di pirati zombie che si accomoderanno al bancone prima di intraprendere nuove scorrerie in mare. Ma il loro vero obiettivo è un altro: farsi aiutare dai bambini presenti per trovare il forziere prezioso nascosto nel locale. Una caccia al tesoro in piena regola tra i tavoli in legno del celebre pub (evento sold out).

Anche gli spazi espositivi di Rinascente in via Roma si vestiranno di paura il 31 ottobre: due i piani occupati dalle mostruose figure dei Superanimatori con il corner truccamostri che trasformerà bimbi e adulti in spaventosi spiriti notturni e con lo “Specchio della paura” in cui saranno regalate divertentissime foto scattate sul momento. L’Halloween Kids Pary inizierà alle 16.30 e durerà tutto il pomeriggio.

Alla Corte del Sole di Sestu gli eventi saranno due. Il 31 ottobre (h. 16.30) spazio agli spettacoli di magia per grandi e piccini, il 1° novembre appuntamento dedicato ai più piccoli con lo spettacolare show di bolle di sapone della Strega dell’Est.

La maggior parte degli eventi sono gratuiti e aperti a tutti, alcuni prevedono l’acquisto di un ticket. Per qualsiasi info è possibile contattare i Superanimatori al numero di telefono 3487297633

Come si dice caminetto in sardo campidanese?

Caminetti sardi: tradizioni e calore al centro dell’inverno. Questo elemento, simbolo di convivialità e calore domestico, rappresenta un’istituzione ben radicata nella cultura isolana. Ma come si dice caminetto in sardo campidanese?

Con l’arrivo dell’inverno, nelle serrate serate fredde che caratterizzano la stagione, il caminetto torna a ricoprire un ruolo fondamentale nei paesi della Sardegna. La risposta a questa curiosità è tanto affascinante quanto variegata: i termini più utilizzati per descrivere questo indispensabile fonte di calore sono tziminera, ziminera, giminera, ma anche forredda, foxili e fogu.

La lingua sarda, con le sue sfumature dialettali, riflette una tradizione agropastorale che ha sempre caratterizzato la vita nell’isola. In particolare, nei comuni dell’entroterra, dove gli inverni possono essere piuttosto rigidi, il caminetto ha storicamente assunto un’importanza cruciale, non solo per il riscaldamento, ma anche come centro di socializzazione, dove le famiglie si riuniscono attorno alle fiamme danzanti per raccontare storie e condividere momenti di intimità.

Il termine tziminera deriva dallo spagnolo chiminera, evidenziando le influenze culturali che hanno attraversato la storia sarda. Ma qualsiasi sia il nome con cui lo si chiama, il caminetto resta un simbolo di calore e accoglienza. Quindi, mentre ci prepariamo ad affrontare il freddo, non dimentichiamo di accendere queste tradizioni che riscaldano non solo gli ambienti ma anche i cuori. E voi, come chiamate questo pezzo di storia e cultura?