Fornire alle donne gli strumenti necessari per sentirsi sicure e preparate in vari contesti e situazioni di potenziale pericolo. Le Acli provinciali di Cagliari e il Coordinamento donne delle Acli, regionale e della provincia di Cagliari, su iniziativa delle volontarie del Servizio Civile Nazionale, hanno deciso di organizzare un percorso di autodifesa specificamente pensato per le donne.

Il corso è tenuto da istruttori qualificati e si svolgerà una volta alla settimana, con sessioni della durata di due ore ciascuna. Con l’intento di creare un ambiente didattico più rilassato e naturale, e sempre tenendo conto delle condizioni climatiche, si prevede che le lezioni possano svolgersi all’aperto (ad esempio al Parco di Monte Claro o al Parco della Musica).

“Si tratta della prima edizione – spiega Benedetta Iannelli – referente del Coordinamento donne Acli Regionale – e per tale motivo abbiamo pensato di dedicarla alle donne impegnate nelle Acli, dirigenti e volontarie, che ogni giorno danno il loro importante contributo nelle sedi e nei circoli, per promuovere e sensibilizzare la cittadinanza sui temi delle pari opportunità e di contrasto alla violenza di genere. Il nostro intento è raccogliere, da subito, manifestazioni di interesse da parte di tutte le donne interessate, in modo da poter far partire quanto prima ulteriori edizioni”.

Coloro che volessero partecipare alla prossima edizione possono già contattare la segreteria per informazioni più dettagliate e dare la propria disponibilità allo 07043039 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected]

Il finale di Cagliari-Roma si è trasformato in un vortice di nervosismo, culminato nella lite – diventata virale – tra Folorunsho e Hermoso. Un faccia a faccia teso, tra insulti, mani davanti alla bocca e gesti minacciosi, esploso dopo il rigore reclamato dai rossoblù e poi negato dall’arbitro.

Tutto nasce dal contatto in area tra Palestra e un difensore giallorosso: l’azione sembrava indirizzare il Cagliari verso il possibile penalty, ma il direttore di gara ha giudicato regolare l’intervento. Da lì la miccia si è accesa.

Nel parapiglia, Folorunsho e Hermoso si affrontano a pochi centimetri di distanza: il cagliaritano si copre la bocca con le mani, ma quando si allontana il labiale sembra tradire insulti pesanti, alcuni dei quali – secondo i video circolati online – diretti persino alla madre del giocatore spagnolo. Le immagini hanno invaso i social in pochi minuti, accendendo una marea di commenti e polemiche.

L’arbitro decide per il cartellino giallo a entrambi, senza riuscire però a raffreddare gli animi. Pochi minuti più tardi, un nuovo caso: Palestra mette il pallone verso la linea laterale per fermare il gioco e permettere i soccorsi a un compagno, ma Hermoso intercetta la palla prima che esca e riparte lungo la fascia. Una scelta che fa infuriare tutta la panchina e i giocatori rossoblù, che lo circondano immediatamente.

La Roma, per ristabilire la calma, finirà poi col restituire volontariamente il pallone. Un epilogo incandescente che ha avvelenato il post-partita e alimentato un acceso dibattito online, a conferma del clima teso che ha accompagnato tutta la parte finale del match.