Era l’ottobre del 2016, e 7 anni fa Salvo ha messo zampa per la prima volta nel rifugio I Fratelli Minori di Olbia dove le volontarie “capitanate” dall’instancabile e coraggiosa Cosetta Prontu (per dovere di cronaca sappiate che si stancano e si avviliscono anche le volontarie più caparbie considerato ciò che vivono quotidianamente, ma questa è un’altra storia, oggi è il turno di Salvo) lo hanno accolto con un’immensa dose di speranza.

Salvo quando provava a mettersi in piedi

Il cucciolo non aveva ancora due mesi e viveva randagio in un terreno, ma il proprietario quel giorno di tanti anni fa provò a ucciderlo con del topicida e lo picchiò così forte da spaccargli il cranio. Grazie ad una ragazza che ha sentito il pianto, Salvo è arrivato fra le braccia delle volontarie. Tenuto in coma per giorni, a causa del dolore del trauma cranico che sarebbe stato insopportabile, è incredibilmente sopravvissuto ma ancora oggi paga le conseguenze della crudeltà “umana”. Cieco e sordo a livello neurologico, non ha mai avuto una vita normale, ma al rifugio Salvo non è mai stato lasciato solo neanche un attimo e da anni ne è il portavoce.

Salvo oggi

“Lui è l’emblema della rivincita del bene sul male, la sua disabilità non lo ferma mai. Salvo non vede, non sente, ma non è né cieco né sordo, è neurologico ridotto in stato vegetativo quando aveva poco meno di due mesi e da chi? Da un “uomo”. Ha bisogno di essere accompagnato in tutto, ma lui è felice perchè sa che la disabilità è solo negli occhi di chi guarda”, raccontano le volontarie.

Oggi

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO:
dal Lunedì al Venerdì dalle 13.00 alle 15.00
Sabato 14.00 – 16.30
Domenica chiuso

Nella struttura gli operatori sono sempre presenti, ma per chi desidera visitare il rifugio ci sono degli orari prestabiliti in quanto all’interno le attività sono sempre molto impegnative.
Nel caso si avessero emergenze improvvise durante l’orario di apertura, la priorità viene data all’urgenza.

Rifugio “I fratelli minori” LIDA sez Olbia
Località Colcò, 07026 Olbia OT

Cosetta Prontu 333.4312878
mail [email protected]

Le operazioni per il recupero del secondo sub morto al largo di Villasimius sono riprese questa mattina con l’utilizzo del robot rov dei vigili del fuoco. Recuperato anche il corpo del sub Stefano Bianchelli, 56 anni, che si trovava a 100 metri di profondità per una immersione per piazzare delle boe di segnalazione del relitto del piroscafo San Marco, affondato nel 1941. Domenica sera era già stata recuperata la salma di Mario Perniciano, 60 anni, ma le operazioni erano state sospese a causa delle cattive condizioni meteo.

Le salme saranno portate all’ospedale Brotzu, dove verrà eseguita l’autopsia dal dottor Roberto Demontis su incarico della pm Rita Cariello, che ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo.

Gli accertamenti necroscopici e l’analisi dei computer da polso che i sub indossavano saranno cruciali per fare luce su quanto accaduto nelle acque di Villasimius domenica. Le operazioni di recupero vedono impegnati la Capitaneria di Porto, i vigili del fuoco e la Marina Militare, che fornisce supporto logistico con il cacciamine Gaeta e coordina le attività.