Le torri di Monreale a Pirri: tutta la loro storia raccontata da Valepassaparola
La storia delle torri di Monreale a Pirri: ce la racconta Valepassaparola.
Oggi vi raccontiamo di quelle particolari e discusse strutture architettoniche rappresentate dalle torri di Monreale di Pirri: siamo sicuri anche anche voi avrete qualche opinione a riguardo. Ringraziamo la blogger cagliaritana Valepassaparola per le preziose informazioni e le immagini (link originale).
“I lavori cominciarono nell’81, quando ancora non c’era l’asse mediano. Li osservavamo dal basso verso l’alto, ci sembravano marziani. Credo siano stati i primi edifici con l’intera superficie specchiata nei 4 lati. (Help! Ne esistono altri a Cagliari e hinterland che voi sappiate?). Eh sì che cominciavamo ad abituarci a vedere edifici con vaste superfici vetrate (come il palazzo del Consiglio Regionale in via Roma, cominciato anch’esso nel 1981 o il Cis di Renzo Piano del 1982), ma le torri a Pirri costituivano un unicum poiché facevano (fanno) un uso artistico del vetro: essendo a specchio si possono infatti vederci riflesse le nuvole che scorrono, le architetture degli edifici intorno, il traffico in movimento e magari pure il castello di san Michele.
Mi permette di osservare dall’alto le cinque torri terminate. Sono state costruite tutte in fila, con uno spigolo in asse con il Castello di San Michele, offrendo così il panorama sul colle a due lati del prisma.
I progettisti, tutti ingegneri (Fanni-Marchetti-Babicky), rifacendosi ad un’idea costruttiva dall’alta valenza ingegneristica (con finalità antisismiche) dell’ing. Canadese -polacco Bogue Babicky, realizzarono un qualcosa di avveniristico ed eccezionale, in parole povere appesero i solai con dei cavi d’acciaio al nocciolo centrale. All‘interno del nocciolo di 7x7m inserirono i collegamenti verticali (ascensori scale)e i servizi. In ogni piano perciò, non ci sono piloni, gli uffici erano degli open space, e forse anche in questo anticiparono le mode…
Curiosità
1. Nella baia di Vancouver c’è il prototipo delle nostre torri (v. Foto)
2. Le testate sono state realizzate diversamente dal progetto originale, svuotate delle parti murarie, dando luogo ad un elemento che pare d’ispirazione neogotica. Alcuni ci vedono un rinvio ai comignoli della casa Milà di Gaudì a Barcellona. Vedi foto. A voi cosa sembra?
3. Delle vetrate solo una minima parte è apribile, e l’areazione è affidata a un potente impianto di condizionamento/riscaldamento.
4. I colori delle testate e dei telai delle facciate identificano le diverse unità.
5. In origine le torri dovevano far parte di un quartiere residenziale con servizi e attività connesse”.
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