Cagliari, consegnate le chiavi della “Italo Stagno” per gli alunni di via Stoccolma

Consegnate le chiavi della “Italo Stagno” per l’utilizzo da parte degli alunni di via Stoccolma Formalizzato nella mattina di oggi, mercoledì 20 settembre 2023, il passaggio di consegne per l’utilizzo dei locali della “Italo Stagno” da parte degli alunni della
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Consegnate le chiavi della “Italo Stagno” per l’utilizzo da parte degli alunni di via Stoccolma
Formalizzato nella mattina di oggi, mercoledì 20 settembre 2023, il passaggio di consegne per l’utilizzo dei locali della “Italo Stagno” da parte degli alunni della scuola di via Stoccolma.
Alla consegna delle chiavi ha preso parte anche l’Assessore all’Istruzione del Comune di Cagliari, Marina Adamo, accompagnata dalla Dirigente del Servizio Istruzione, Manuela Atzeni.
Due i passaggi che si sono resi necessari e per i quali sono stati redatti degli appositi verbali scritti: prima il dirigente scolastico Massimo Sechi della “Italo Stagno” ha consegnato le chiavi della scuola nella mani della Dirigente Atzeni che a sua volta le ha affidate alla Dirigente scolastica di via Stoccolma, Marcella Vacca.
“Con questi atti formali – ha commentato l’Assessore Adamo – speriamo di aver messo fine alle incomprensioni e alle tensioni che ci sono state nei giorni scorsi. Ho voluto coinvolgere anche il dott. Francesco Feliziani (Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale) in modo che potesse constatare personalmente che la scuola dove gli alunni delle 10 classi del tempo prolungato della primaria di via Stoccolma hanno avviato l’anno scolastico, è idonea, pulita e conforme agli usi previsti dall’attività didattica”.

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Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli

Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha "promosso" il giro di vite voluto dall'amministrazione dell'ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.
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Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli.
Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha “promosso” il giro di vite voluto dall’amministrazione dell’ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.
Con una sentenza che rigetta il ricorso presentato dalla Fiab di Cagliari, i giudici di Palazzo Spada hanno messo la parola fine a una lunga battaglia legale.
Il provvedimento, incluso nel regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana approvato dalla precedente amministrazione comunale, stabilisce in modo chiaro e inequivocabile che è vietato legare le biciclette a “infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo”. La violazione di questa norma comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro.
I giudici hanno spiegato che la decisione mira a tutelare, in un’ottica di miglioramento della vivibilità e del decoro della città, quelle infrastrutture che spesso si trovano sui marciapiedi, nelle piazze, nei parchi, o vicino a monumenti. Si tratta di elementi di arredo urbano come ringhiere, recinzioni o pali, per i quali è già generalmente vietata la sosta di qualsiasi veicolo. Pertanto, secondo il Consiglio di Stato, la disposizione non viola in alcun modo le norme del codice della strada.
Ma la sentenza va oltre, affrontando un punto cruciale sollevato dai ricorrenti. La Fiab aveva denunciato una presunta disparità di trattamento tra gli “utenti deboli”, ovvero i ciclisti, e gli “utenti forti”, come gli automobilisti, sostenendo che la norma penalizzasse i primi a vantaggio dei secondi. Il Consiglio di Stato ha respinto categoricamente questa tesi, evidenziando che una disparità di trattamento può essere configurabile solo in presenza di situazioni perfettamente identiche, e che tale condizione non sussiste in questo caso. I giudici hanno inoltre ritenuto infondata la disparità invocata in appello anche rispetto ai monopattini.
Infine, sono state giudicate infondate anche le censure che contestavano la presunta contraddittorietà del regolamento con gli obiettivi fissati dal Piano Urbano della mobilità sostenibile. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di una valutazione discrezionale, per la quale “il giudice non può sostituirsi all’amministrazione”. La decisione ha quindi confermato la legittimità dell’azione comunale, stabilendo che la tutela del decoro urbano è un obiettivo prioritario che può essere perseguito attraverso normative specifiche.

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