Accadde oggi. Il 16 settembre 1993 a Bucarest comincia con una sconfitta per 3-2 la splendida cavalcata del Cagliari in Coppa Uefa

I rossoblù saranno fermati solamente in semifinale dall'Inter. La squadra allenata dall'indimenticato Bruno Giorgi superò Dinamo Bucarest, Trabzonspor, Malines, Juventus e fu eliminata dall'Inter in semifinale.
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Il 16 settembre 1993, la Romania, a Bucarest, fu lo scenario della prima partita della cavalcata europea del Cagliari in Coppa UEFA, un percorso che si sarebbe rivelato storico e ricco di emozioni. Nonostante la sconfitta per 3-2 in quell’esordio, la squadra sarda dimostrò già il suo spirito combattivo, un tratto distintivo che l’avrebbe accompagnata per tutta la competizione.
Il ritorno in terra sarda fu la svolta. I rossoblù, spinti dal calore del loro pubblico, si imposero con un convincente 2-0. Quella vittoria non fu solo un trionfo, ma il trampolino di lancio per un’avventura eccezionale che rimarrà per sempre impressa nella memoria dei tifosi. Il **Cagliari** superò un turno dopo l’altro, dimostrando la propria forza contro avversari di grande calibro.
La Coppa UEFA, in quegli anni, rappresentava una sfida ancora più ardua di oggi. Il torneo raggruppava le squadre classificatesi al secondo e terzo posto, oltre ad altre formazioni di spicco provenienti dai campionati più competitivi d’Europa. Questa particolarità rendeva la competizione estremamente selettiva e prestigiosa, e il Cagliari si trovò a competere con il meglio del calcio continentale.
L’impresa del Cagliari fu talmente impressionante che per lunghi tratti della competizione si ebbe la sensazione che la squadra sarda potesse addirittura alzare al cielo la coppa. La rosa, fatta di talenti e cuore, giocò un calcio di alto livello, conquistando il rispetto e l’ammirazione non solo dei suoi sostenitori, ma anche degli avversari.
Quella parentesi europea fu un capitolo indimenticabile nella storia del club e nella storia del calcio italiano, un esempio di come la determinazione e il gioco di squadra possano portare a risultati straordinari, superando ogni aspettativa e lasciando un segno indelebile.
Il Cagliari, guidato dal punto di vista societario da una stagione dal giovane Massimo Cellino compì un miracolo, anche perché all’inizio della stagione il tecnico Bruno Giorgi sostituì all’inizio del campionato Luigi Radice (che aveva preso il posto di Carletto Mazzone, autore del miracolo qualificazione in Uefa).
A Bucarest cominciò quell’avventura: era il sedici settembre, il Cagliari ritornava in Europa dopo ventuno anni. La Dinamo vinse 3-2: gol di Moldovan, pareggio di Matteoli, raddoppio di Moldovan, poi rete di Dely Valdes. Nel finale gol vittoria su rigore di Pana per i rumeni. Ma al ritorno, in un Sant’Elia infuocato il Cagliari vinse 2-0 e passò il turno. Poi arrivarono Trabzonspor, Malines, Juventus e l’Inter. Ma questa è un’altra storia.

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