Lutto per il mondo della cultura: addio a Carlo Valle, il talentuoso attore milanese trapiantato a Sassari da decenni, che questa mattina ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del teatro. A sessantadue anni, Carlo Valle se ne è andato, lasciando dietro di sé una carriera artistica straordinaria e una profonda tristezza nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e ammirare il suo talento.

La notizia della sua scomparsa è giunta improvvisa. Valle si è sentito male e ha chiamato il 118. Con il coraggio che lo ha sempre contraddistinto, è stato lui stesso ad aprire la porta ai soccorritori. Tuttavia, nonostante gli sforzi del personale medico, non è stato possibile salvarlo.

Il mondo del teatro ha perso una delle sue stelle più luminose, un artista poliedrico che ha segnato profondamente la scena teatrale italiana.

Carlo Valle ha sempre dimostrato un profondo amore per la Sardegna, collaborando con numerose compagnie teatrali dell’isola. In particolare, si è dedicato con entusiasmo a progetti per le scuole e per il teatro destinato ai bambini e ai giovanissimi. La sua capacità di interpretare personaggi buffi lo ha reso particolarmente adatto a coinvolgere il giovane pubblico, suscitando sorrisi e risate nei cuori dei più piccoli.

Giorgio Sisini non aveva ancora compiuto trent’anni, quando decise di importare in Italia quel passatempo che da anni tiene allenata la mente di tutti gli italiani anche nel tempo libero: il cruciverba.

Giorgio Sisini, inventore de La Settimana Enigmistica

Sisini, neo-ingegnere di Sorso dalle nobili origini (era Conte di Sant’Andrea), faceva parte di una famiglia di imprenditori. Sposato con la viennese Idell Breitenfeld, fu proprio dalla patria della moglie che prese spunto per dar vita alla sua idea. In Austria infatti, i cruciverba riscuotevano già un discreto successo. Al contrario, questo passatempo era praticamente sconosciuto in Italia. Da qui l’intuizione di Sisini di creare a una rivista interamente dedicata ai cruciverba e all’enigmistica in genere.

Pur osteggiato dal padre, che per il figlio Giorgio sognava un futuro alla guida delle aziende di famiglia, Sisini portò avanti con determinazione il suo progetto, consegnando il suo nome alla storia dell’editoria italiana. L’ingegnere di Sorso rimase direttore fino al 1972, anno della sua morte.

Il primo numero uscì il 23 gennaio 1932, con una tiratura di 6mila copie al costo di 50 centesimi. Da allora, La Settimana Enigmistica non saltò mai un numero per i successivi 85 anni, diventando uno dei passatempi più amati di tutti gli italiani