Cagliari si prepara a ballare con Danzedì: quattro giovedì di divertimento in piazza Del Carmine
Un'esplosione di ritmo e movimento per tutti, grazie alla collaborazione tra l'A.S.D Kickboxing Andy Hug Club e il Comune di Cagliari. Ecco il programma
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Un’energia contagiosa ha invaso piazza Del Carmine a Cagliari con la presentazione di “Danzedì”. Questo evento promette di portare il fascino dell’arte della danza in primo piano per quattro giovedì indimenticabili: il 7, 14, 21 e 28 settembre, dalle 6 del pomeriggio sino a mezzanotte. Pensata per coinvolgere cittadini, visitatori e turisti di ogni età, l’evento offrirà stage coinvolgenti, esibizioni sorprendenti e lezioni personalizzate, il tutto con l’obiettivo di condividere e diffondere la conoscenza dell’arte della danza. Inoltre, “valorizzerà un importante spazio pubblico”, ha rimarcato l’assessore Alessandro Sorgia.
Numerose scuole di danza hanno già aderito con entusiasmo all’iniziativa, unite da maestri esperti in diverse discipline e gruppi folcloristici locali. Ogni giovedì, la piazza Del Carmine sarà trasformata in un’arena di movimento, con una varietà di stage e insegnamenti, abbracciando tanti stili, dalla ricca tradizione folcloristica locale allo stile scintillante della Square dance.
L’elemento distintivo di “Danzedì” sarà la presenza di ospiti di fama internazionale, veri e propri virtuosi del mondo della danza, che condivideranno le loro esperienze e ispireranno i partecipanti con il loro talento.
“Eventi come la quattro giorni di “Danzedì” si inseriscono a pieno titolo nel progetto che l’Amministrazione sta portando avanti per riqualificare la piazza. Con una deliberazione della Giunta comunale abbiamo ridotto l’importo della tassa sull’occupazione del suolo pubblico del 90%”, ha ricordato il rappresentante dell’Esecutivo cittadino titolare delle Attività produttive e del Turismo.
Questo eccezionale evento è stato organizzato dall’associazione A.S.D Kickboxing Andy Hug Club, nota per la promozione della cultura del movimento e della salute, in stretta collaborazione con il Comune. Grazie a questa sinergia, Cagliari diventa il palcoscenico ideale per quattro giovedì di festa dedicati alla danza.
“Danzedì” è un invito aperto a tutti, una festa in cui la danza diventa il linguaggio universale dell’espressione e dell’unità. “Una sfida che vogliamo vincere”, ha scandito Patrizia Cuccu e con gli altri organizzatori che questa mattina di martedì 5 settembre 2023 hanno voluto incontrare gli organi di stampa. Non resta che partecipare a questa straordinaria celebrazione della danza: “saprà illuminare piazza Del Carmine e regalerà a Cagliari una serie di serate indimenticabili”.
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Sardegna: il più antico gatto ‘moderno’ d’Europa arriva dalla nostra isola e rivoluziona la ricerca

Gatti, rivoluzione nelle origini: l’Europa li accoglie solo 2.000 anni fa. E la Sardegna riscrive la storia felina.
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Un nuovo studio pubblicato su Science cambia radicalmente ciò che pensavamo sull’arrivo dei gatti domestici in Europa. E nelle pagine della ricerca c’è anche la Sardegna, protagonista grazie al contributo della professoressa Barbara Wilkens, che ha fornito reperti fondamentali per ricostruire il percorso evolutivo del felino più amato al mondo. A spiegarci al meglio la situazione è il paleontologo sardo, Daniel Zoboli.
La ricerca ha costruito un ampio transetto genomico lungo 11.000 anni, analizzando DNA antico di gatti provenienti da Europa e Vicino Oriente. Il risultato è sorprendente: gli esemplari considerati finora appartenenti al clade mitocondriale del Felis lybica lybica – il gatto selvatico africano da cui discende il gatto domestico – e datati tra 9.500 e 6.300 anni fa, erano in realtà gatti selvatici europei (Felis silvestris) che avevano incrociato antenati africani molto prima del previsto.
Lo studio evidenzia un graduale aumento dell’ascendenza africana nei gatti antichi, dal 9 al 34%, spostandosi dalla Bulgaria all’Anatolia centrale. Ma la scoperta più clamorosa arriva dal cuore della Sardegna.
Il più antico gatto europeo geneticamente riconducibile al cluster di F. l. lybica e del moderno F. catus proviene dal sito di Genoni, nella Marmilla. Datato a circa 2.200 anni fa, l’esemplare presenta un profilo genetico quasi identico agli attuali gatti selvatici sardi. Entrambi risultano strettamente imparentati con il gatto selvatico marocchino, suggerendo che la popolazione felina sarda abbia origini nordafricane.
Tutti gli altri resti di gatti appartenenti al medesimo cluster, ritrovati in Europa e Anatolia, sono più recenti: non più vecchi di 2.000 anni. Questi animali mostrano già il patrimonio genetico tipico dei gatti domestici moderni e una forte affinità con i F. l. lybica africani, più marcata rispetto ai parenti del Levante. La loro rapida diffusione nel Mediterraneo, avvenuta negli ultimi due millenni, è chiaramente registrata nelle linee materne del loro DNA, segno di una vera e propria espansione demografica.
I risultati smentiscono la vecchia teoria che voleva i gatti domestici introdotti in Europa già nel Neolitico, insieme ai primi agricoltori. La nuova cronologia racconta invece due ondate distinte:
Prima ondata – Gatti selvatici del Nord Africa nordoccidentale raggiungono la Sardegna, dando origine all’attuale popolazione selvatica dell’isola, geneticamente “marocchina”.
Seconda ondata (non più tardi di 2.000 anni fa) – Una popolazione felina nordafricana distinta, ancora non identificata, si diffonde in tutta Europa, stabilendo il pool genetico dei gatti domestici moderni.
La ricerca, firmata da De Martino et al. (2025), ridisegna il percorso evolutivo del gatto domestico e attribuisce alla Sardegna un ruolo centrale nella storia naturale di uno degli animali più iconici dell’umanità. Un nuovo tassello che cambia la narrazione, mostrando come l’isola sia stata una porta d’ingresso fondamentale nelle antiche rotte felina attraverso il Mediterraneo.
Riferimento:
De Martino et al. (2025). The dispersal of domestic cats from North Africa to Europe around 2000 years ago. Science, 390(6776). DOI: 10.1126/science.adt2642
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