Un buon Cagliari non impensierisce l’Inter: all’Unipol Domus finisce 0-2
				Purtroppo prima sconfitta in casa per Claudio Ranieri da quando è tornato ad allenare il Cagliari
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Parte bene il Cagliari, ma poi soffre il pressing dei neroazzurri e nel primo tempo torna negli spogliatoi sotto di due gol. Niente gol nel secondo tempo, il Cagliari lotta, ci prova, ma la grinta non basta: l’Inter conquista la sua seconda vittoria.
Primo tempo. Cagliari che parte forte e prova a non farsi intimorire dall’Inter. Gli uomini di Inzaghi gestiscono il campo, i padroni di casa reagiscono e provano a difendere Radunovic. Ci riescono, complice anche un pizzico di fortuna fino al 22’ quando Dumfries con un destro preciso sul secondo palo spiazza l’estremo difensore serbo. Non si fanno spaventare i sardi, ma proseguono con grinta il match.
Difesa rossoblu che si inceppa al trentesimo minuto permettendo a Lautaro Martinez di siglare il gol del raddoppio. Cala l’entusiasmo all’Unipol Domus: è la Nard a cantare e sventolare senza sosta le bandiere. Uscita obbligatoria per il capitano rossoblu: Pavoletti al trentacinquesimo avverte un fastidio alla coscia e abbandona il campo. Al suo posto Zito Luvumbo. Negli ultimi dieci minuti di gioco il Cagliari fatica molto, Inter sempre alto e sempre in due sul pallone. Tre i minuti di recupero concessi da Fabbri. Finisce con il Cagliari sotto di due gol il primo tempo all’Unipol Domus.
Secondo tempo. È un buon momento per il Cagliari questa prima fase della ripresa. I ragazzi di Ranieri, però, faticano a rendere davvero pericoli per i neroazzurri. Venti minuti al novantesimo, il Cagliari acquista spazio e Inzaghi valuta i primi campi. Si scalda la gara per due diversi falli su Luvumbo, Fabbri però lascia corriere. Il Cagliari continua a dare il massimo in questi ultimi minuti, ma l’Inter non arretra di un centimetro. Ci prova all’ottantanovesimo
anche Azzi, ma Sommer è pronto e non lascia passare. Cinque i minuti di recupero concessi da Fabbri. Finisce con i nerazzurri che escono vittoriosi dall’Unipol Domus la seconda gara di campionato per il Cagliari.
CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa (84’ Shomurodov), Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana (85’ Deiola), Jankto (60’ Azzi); Pavoletti (35’ Luvumbo), Oristanio (46’Di Pardo). A disposizione: Scuffet, Aresti, Goldaniga, Viola, Deiola, Luvumbo, Azzi, Prati, Kourfalidis, Shomurodov, Di Pardo. Allenatore: Ranieri
INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, De Vrij, Bastoni; Dumfries (71’ Cuadrado), Barella (71’ Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (82’ Sensi), Dimarco (71’ Carlos Augusto); Thuram (76’ Arnautovic). L. Martinez. A disposizione: Audero, Di Gennaro, Bisseck, Sarr, Stankovic, Asllani, Cuadrado, Sensi, Guercio, Frattesi, Agoume, Carlos Augusto, Arnautovic. Allenatore: S. Inzaghi
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Marcatori: Dumfries 22’, Lautaro 30’,
Ammoniti: Mkhitaryan, Luvumbo
        
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Il Cagliari lotta per un tempo ma si arrende all’Olimpico contro la Lazio

Buon Cagliari a Roma ma gli uomini di Pisacane alla fine si arrendono (0-2) alla Lazio.
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Il Cagliari lotta per un tempo ma si arrende all’Olimpico contro la Lazio.
Buon Cagliari a Roma ma gli uomini di Pisacane alla fine si arrendono (0-2) alla Lazio. La Lazio accelera nella ripresa e il Cagliari cade ancora: Isaksen e Zaccagni decidono all’Olimpico.
Il Cagliari esce sconfitto per la seconda volta in pochi giorni e vede allontanarsi la zona di sicurezza della classifica. All’Olimpico la Lazio si impone 2-0, sfruttando la superiorità tecnica e la maggiore brillantezza nella ripresa. A decidere la gara sono due splendide conclusioni di Isaksen e Zaccagni, che nel secondo tempo piegano la resistenza dei rossoblù dopo una prima parte equilibrata ma povera di emozioni.
Pisacane sceglie di ripartire con il 4-3-1-2, confermando gran parte dell’undici visto nel turno precedente. Palestra viene spostato a sinistra, una mossa pensata per contenere le accelerazioni di Lazzari e Zaccagni. L’inizio è bloccato: i ritmi bassi e le difese attente limitano le occasioni da gol. Il primo squillo arriva al 4’, quando Prati ci prova da fuori area dopo un corner, ma il suo tiro sorvola la traversa. Al quarto d’ora è Gaetano a trovare Folorunsho con un passaggio filtrante, ma il destro dell’esterno è troppo debole per impensierire Provedel. Anche Esposito, al 20’, non trova la mira su un pallone vagante al limite.
Gaetano accusa qualche problema fisico ma resta in campo, mentre la Lazio cresce con il passare dei minuti. Al 27’ Cataldi mette in mezzo un cross basso dopo uno schema su calcio d’angolo, e Palestra in scivolata riesce a liberare. Subito dopo Zaccagni crea scompiglio: supera Zappa, serve Bašić, ma il mancino del centrocampista finisce alto. Lazzari, pochi istanti più tardi, mette un altro pallone pericoloso in mezzo che Zaccagni gira a lato di un soffio. I biancocelesti aumentano la pressione e al 31’ costringono Caprile al primo vero intervento decisivo, un tuffo spettacolare sul tiro a giro di Marušić. Nel finale di tempo il Cagliari sfiora il vantaggio con Folorunsho, che raccoglie una punizione di Esposito e calcia da posizione defilata trovando la risposta di Provedel, poi Luperto vede il suo tentativo ribattuto. Il primo tempo si chiude senza reti ma con la sensazione che la Lazio stia prendendo il controllo.
La ripresa si apre con un cambio forzato per Sarri, che sostituisce Romagnoli con Provstgaard. Il Cagliari parte con buon piglio, ma spreca subito due occasioni potenzialmente interessanti: Esposito serve Borrelli, che calcia malamente, poi Gaetano fugge in contropiede ma conclude debolmente di sinistro. I rossoblù danno l’impressione di poter colpire, ma mancano di precisione nell’ultimo passaggio. Al 53’ Mina prova di testa su cross di Palestra, senza fortuna.
La partita si accende al 65’. Isaksen, fino a quel momento contenuto, riceve sulla destra, punta Palestra, si accentra e lascia partire un sinistro magnifico che si infila all’incrocio. È il gol che sblocca la gara e taglia le gambe al Cagliari. Pisacane tenta di reagire inserendo Luvumbo e Kılıçsoy al posto di Esposito e Borrelli, ma la Lazio gestisce bene il vantaggio, affidandosi all’esperienza di Vecino, entrato poco prima. Al 75’ Adopo ci prova dalla distanza, ma Provedel blocca senza difficoltà.
Negli ultimi minuti il Cagliari si riversa in avanti con generosità. Pavoletti e Idrissi entrano per dare peso all’attacco, e proprio il centravanti, all’82’, sfiora la deviazione vincente su un cross di Prati. Poco dopo Felici calcia con potenza, ma Guendouzi si oppone col corpo, evitando il pareggio. La Lazio, pur arretrando, resta pericolosa in contropiede e al 90’ chiude definitivamente i conti: un errore in uscita di Prati consente a Zaccagni di recuperare palla, accentrarsi e firmare con un destro preciso il 2-0 finale.
Per il Cagliari è un’altra serata amara, fatta di buone intenzioni ma poca concretezza. La Lazio, invece, ritrova serenità e continuità di risultati, dimostrando di saper colpire nei momenti decisivi. I rossoblù tornano a casa senza punti, con la necessità di ritrovare fiducia e lucidità prima che la classifica diventi davvero complicata.
          
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