Capoterra Teatro Festival ai cancelli di partenza: il programma
Undicesima edizione per il festival teatrale organizzato da Anfiteatro Sud e Piccolo Teatro dei Ciliegi. Primo appuntamento con i padroni di casa, “Fragile, maneggiare con cura” scritto e diretto da Susanna Mameli con Francesco Civile e Marta Proietti Orzella.
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Torna per la sua undicesima edizione il Capoterra Teatro Festival, evento estivo dedicato allo spettacolo dal vivo organizzato dalla compagnia Anfiteatro Sud con la direzione artistica di Susanna Mameli.
Il festival, che sarà ospitato nell’incantevole Parco 27 luglio 1966 a Poggio dei Pini, Capoterra, vedrà in scena le compagnie Akroama, Effimero Meraviglioso, Origamundi Teatro, Anfiteatro Sud, La Botte e il Cilindro, Abaco Teatro e Il Crogiuolo per nove appuntamenti, tra 29 luglio e 6 agosto, in cui si alterneranno prosa contemporanea e teatro per bambini e famiglie all’insegna dell’ironia, della commedia musicale, della retrospettiva culturale.
Il programma
Il Capoterra Teatro Festival prenderà il via sabato 29 luglio alle 21.30 con il teatro di prosa: “Fragile, maneggiare con cura” di Anfiteatro Sud scritto e diretto da Susanna Mameli e interpretato da Marta Proietti Orzella e Francesco Civile. Lo spettacolo parla di una storia di coraggio: protagonista Maria, una donna come tante che fa i conti con una realtà divorante e nonostante un’apparente fragilità va avanti per la sua strada.
Il giorno successivo domenica 30 luglio l’Effimero Meraviglioso presenta lo spettacolo per i più piccoli “Uffa!”, di Francesco Cappai e Leonardo Tomasi con Noemi Medas, Federico Giaime Nonnis e Alessandro Redegoso. Protagonista è il teatro con la sua magia: due inservienti annoiati entrano in un vecchio palcoscenico polveroso dove sono accumulati i resti di quello che un tempo era uno spettacolo farzoso. Incaricati di riordinare la scena, i due lavorano tra sbuffi e lamentele senza accorgersi che attorno a loro il teatro inizia a prendere vita.
“Boom, l’Italia va di moda” è il titolo di Origamundi in programma lunedì 31 luglio scritto e diretto da Ivano Cugia. Sul palco lo stesso Cugia con Andrea Gandini nel ruolo di due quarantenni disoccupati che si buttano nel mondo dei social per cercare di guadagnare qualcosa tra l’invenzione di contenuti sempre nuovi, sfide ed esibizioni di canto e ballo, persino la svendita della loro vita privata. Ed ecco l’idea: il podcast “Booom!”, le storie dorate del boom economico, una riflessione tragicomica sull’età contemporanea e i suoi contrasti.
Si prosegue ancora con il teatro di prosa martedì 1 agosto con Abaco Teatro in “Sogno di un uomo ridicolo”, da un racconto di Fëdor Dostoevskij con la regia di Tiziano Polese e Rosalba Piras sul palco insieme a Tonio Cireddu. Scritto intorno al 1876, il testo parla di un uomo che si definisce pazzo, da sempre estraneo alla società, che decide di togliersi la vita. Ma rinuncia al suo proposito quando inaspettatamente incontra una bambina disperata in cerca di aiuto.
Mercoledì 2 agosto un nuovo appuntamento per famiglie e bambini: Anfiteatro Sud presenta “Gli acchiappasogni” di Francesco Civile, in scena con Ivano Cugia, sulla vicenda di due giovanissimi amici vissuti cent’anni fa a Malaterra, un luogo cupo e oscuro circondato da una palude. I ragazzi immaginano di partire e vivere in luoghi meravigliosi, ma l’unica cosa che possono fare per essere felici è sognare. Lo spettacolo, ispirato alla nascita della laguna di Capoterra, è dedicato alla Natura e ai suoi fragili equilibri.
Giovedì 3 agosto Akròama porta in scena per gli spettatori più giovani “Quel genio di Leonardo” per la regia di Ivano Cugia, con Daniele Pettinau, Ivano Cugia e Tiziana Martucci: Enigma, uno strano macchinario costruito dal grande Leonardo da Vinci, è stato esposto al museo, nessuno sa cosa ci sia dentro, finché un giorno il maldestro custode fa una straordinaria e inaspettata scoperta.
“Identità negate” de Il Crogiuolo sarà protagonista della serata di venerdì 4 agosto con un recital poetico musicale dedicato al Sud del mondo: sul palco Gisella Vacca, che cura anche la regia, insieme al pianista Andrea Cocco, in un racconto drammatico su diritti negati, guerra e lotta per la libertà.
Per il penultimo spettacolo in cartellone dedicato alla prosa l’Effimero Meraviglioso sabato 5 agosto presenta “Why Clitennestra why?” di Maria Assunta Calvisi con l’attrice Miana Merisi e in video i danzatori Alessandra Corona, Guido Tuveri e Federico Giaime Nonnis, accompagnato dalla voce di Luigi Tontonarelli. Il testo è inserito “Fuochi”, raccolta di prose liriche di Marguerite Yourcenar dedicate all’amore. Tra queste, il racconto di Clitennestra che ha ucciso per vendetta l’unico uomo che ha amato disperatamente.
Giù il sipario con il teatro per bambini con “Lara e Saretta all’età della pietra”: nello spettacolo scritto, diretto e interpretato da Bianca Maria Lay e Daniela Simula domenica 6 agosto la compagnia sassarese La Botte e il cilindro con le giovani esploratrici Lara e Saretta, ci condurranno, con la loro navicella spazio temporale, in un emozionante viaggio nel tempo alla ricerca dei nostri antenati.
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Il Fantasma dei Post Passati: perché senza advertising restano nell’ombra

Le campagne social ben confezionate e guidate da una strategia, sono come slitte trainate da renne veloci: raggiungono luoghi lontani, oltrepassano la nebbia, bussano alle porte giuste. Vediamo insieme perché!
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Nelle fredde e brumose sere che precedono il Natale, quando il fumo dei comignoli si mescola ai profumi di spezie e agrumi, le botteghe della città, siano esse reali o digitali, si riempiono di speranze. I mercanti moderni, armati non più di lanterne e cavalli ma di smartphone e pagine social, anelano a far crescere il proprio commercio come un abete che ogni giorno aggiunge un nuovo ramo verso il cielo.
Eppure, in questa grande metropoli digitale, piena di carrozze rumorose, insegne luminose e folle distratte, molti imprenditori confidano ancora che un semplice post, pubblicato con la timida speranza di un carolero solitario, possa risuonare alle orecchie del mondo intero. Lo immaginano elevarsi, leggero come un fiocco di neve, sopra il chiacchiericcio incessante delle strade social, raggiungendo miracolosamente nuovi clienti carichi di spirito d’acquisto.
Ma come il giovane Tim non può camminare senza stampella, così anche i contenuti organici (ovvero i post pubblicati senza nessun investimento economico) non possono reggersi da soli in un panorama dove ogni giorno migliaia di voci reclamano attenzione.
È la dura legge dell’algoritmo, un po’ simile a un austero contabile vittoriano: preciso, severo e del tutto insensibile alle buone intenzioni. Per quanto un contenuto possa essere bello, emozionante o ben scritto, senza un aiuto concreto spesso resta sommerso nella folla, come un canto sommesso perso nella nebbia londinese.
Ed è qui che appare, come lo Spirito del Natale Presente, la Sponsorizzazione.
Possente, luminosa, generosa, essa porta in sé il dono più prezioso: la possibilità di farsi vedere. Con un gesto simile a un benefattore che distribuisce monete ai bambini poveri, l’investimento in advertising apre porte, illumina vicoli bui, conduce il tuo messaggio nelle case, o meglio, nei feed di chi ancora non sapeva della tua esistenza.
Le campagne social ben confezionate e guidate da una strategia, sono come slitte trainate da renne veloci: raggiungono luoghi lontani, oltrepassano la nebbia, bussano alle porte giuste.
E poi c’è lui, misterioso e indispensabile: il remarketing. Egli svolazza come lo Spirito del Natale Futuro: silenzioso ma implacabile, torna da coloro che ti hanno già incontrato, ricordando loro che il tuo valore merita una seconda occhiata. Non è magia, è semplicemente dare una nuova possibilità a chi si era solo distratto.
Senza questo spirito di investimento, tuttavia, la bottega digitale resta come la casa cupa di Scrooge prima della redenzione: chiusa, isolata, invisibile alla città che brulica appena fuori dalla finestra. I post restano lì, come fantasmi del passato, pronti a bussare ma incapaci di farsi ascoltare.
Morale della storia:nel grande mercato del Natale digitale, chi vuole essere visto deve imparare a donare. Perché nulla cresce solo con i desideri: è l’investimento, illuminato, strategico e generoso che trasforma un semplice post in un vero miracolo di Natale.
Buon Natale passato, presente e, soprattutto, Futuro!
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