È stata una occasione di grande e profonda riflessione quella che ha visto protagonisti oggi gli studenti del percorso IeFP di Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza dell’Agenzia di formazione Iannas Srl, che hanno potuto confrontarsi con il Direttore Generale Martino Moreddu e il Presidente della Sogaerdyn, Vitangelo Tizzano.

Incoraggianti e ricche di spunti di riflessione le parole dei due Rappresentanti di una realtà, quella di Sogaerdyn, a cui sta molto a cuore la crescita professionale dei giovani che si affacciano al settore turistico e che studiano per diventare professionisti di questo settore.

“Avete scelto un percorso professionale che vi permetterà di acquisire una qualifica e lavorare a contatto con il pubblico e in molti ambiti diversi tra loro. Qualsiasi scelta decidiate di fare, siate curiosi e trasformate ogni vostra caratteristica, anche quella che reputate essere una vostra debolezza, in un punto di forza che vi identifichi e vi renda speciali” ha spiegato Moreddu ai ragazzi.

“Studiate, imparate le lingue, approfondite, siate sempre aperti e curiosi. Solo così accumulerete quel bagaglio di conoscenza e di esperienza che vi permetterà di realizzare il vostro sogno”.

Per finire, una raccomandazione, da Direttore, da Presidente, ma anche da padre: “Per il vostro futuro scegliete una carriera professionale che vi stimoli e vi entusiasmi, che consenta di svegliarvi felici al mattino. Perseverate e pensate in grande”.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.