Capitano, “cucciolo di volpe, specie giudicata dannosa e oggetto di caccia crudele. Avrai la tua possibilità”
Capitano è stato trovato quando non aveva neanche 1 mese di vita, solo e senza la sua mamma.
E’ stato trovato a neanche 1 mese di vita, solo, senza la sua mamma, in aperta campagna, pieno di parassiti e denutrito. Sarebbe morto se non fosse stato recuperato e salvato dai medici veterinari della Clinica Duemari di Oristano. Capitano adesso sta bene ma i dilemmi etici che si aprono nei suoi confronti sono tanti e non ne fa segreto neanche la dottoressa Monica Pais.
“Il nostro Piccolo Principe Capitano sta sempre meglio. La sintomatologia neurologica era probabilmente da addebitare alla ipoglicemia che era legata alla assenza delle cure parentali e alle parassitosi interne ed esterne. Come vedete dall’incipit questo post è volutamente più tecnico dei soliti perché per lui abbiamo dei grossi dubbi etologici e morali.
Questa volpina sarebbe recuperabile ad una vita libera da adulta? Potremmo noi insegnargli l’arte della caccia, della delimitazione del suo territorio (è un maschio), a diffidare dell’uomo e dei cani? Temiamo di no. È troppo piccolo per mantenerlo lontano da noi perché il gioco e la compagnia gli sono indispensabili. La richiede a gran voce. Sono bastati poche decine di ore perché Capitano si snaturasse ma non c’era altro modo per farlo sopravvivere. Sarà un percorso lungo quello con lui: ci siamo già riusciti con altri carnivori che abbiamo riconsegnato alla vita libera dopo un percorso di riambientamento durato mesi.
Lui è un cucciolo di volpe, specie tanto bistrattata e oggetto di caccia crudele e priva di qualsiasi tornaconto neppure alimentare, solo per il gusto di uccidere. Un cucciolo di volpe merita tanto impegno? Tante risorse? Tanto tempo e passione? Per noi si. Come per Metà e Rosa Fumetta ci impegneremo a trovare la strada migliore anche per lui. Per questo piccolo orfano di nessun valore, un esemplare di una specie comune e giudicata dannosa, contro la quale addirittura si permette la caccia in tana. Più ci pensiamo e più siamo decisi. Capitano avrà la sua chance di tornare libero e proprietario della sua vita. Ma c’è tempo. Per ora”.
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