Cagliari piange Cristiano Picciau, il clochard dal passato difficile e il cuore gentile

La morte di Cristiano Picciau ha lasciato sconvolta la città di Cagliari. Il clochard, noto per la sua gentilezza, è stato trovato senza vita tra le aiuole di via Liguria. La polizia suppone che sia morto per cause naturali
Cristiano Picciau era un uomo di 51 anni che viveva per le strade di Cagliari.
Per molti nella zona di via dei Giudicati, era un volto familiare: chiedeva l’elemosina e cercava sinceramente di fare amicizia con i passanti. Cristiano aveva una storia complessa e dolorosa alle spalle. La sua famiglia lo aveva sempre supportato e aiutato in ogni modo possibile per aiutarlo. Tuttavia, nonostante l’amore e il sostegno dei suoi cari, Cristiano ha scelto nel tempo di andare per la propria strada.
La sua morte, ieri, ha lasciato un vuoto in città e nel cuore di chi lo conosceva. Non sono stati riscontrati segni di violenza sul suo corpo, e la polizia suppone che sia morto per cause naturali. La sua morte è una dolorosa testimonianza della realtà dei senzatetto e della necessità di una maggiore comprensione e assistenza per coloro che si trovano in situazioni simili.

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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