“Il mare di Ostia come quello della Sardegna”: il premio dell’Arpa fa discutere i sardi ( e non solo)

Le acque del litorale romano hanno ricevuto un encomio dalla prestigiosa Arpa, che le ha classificate come “eccellenti” come quelle della Sardegna. Inutile dire che si sono sprecate le battute e le polemiche
Le acque del litorale romano hanno ricevuto un encomio dalla prestigiosa Arpa, che le ha classificate come “eccellenti” come quelle della Sardegna.
Questa valutazione positiva è stata confermata anche dal decreto emesso dal presidente della Regione, Francesco Rocca, che individua e classifica le acque destinate alla balneazione e i punti di monitoraggio.
Il paragone con la Sardegna ha però chiaramente suscitato non poche polemiche non solo da parte dei sardi ma anche da parte degli stessi laziali, che conoscono bene la differenza tra il loro mare e il nostro, dove in tanti ogni anno decidono di trascorrere le ferie estive.

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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