Ufficiale: il cadavere trovato nel mare di Castelsardo è di Davide Calvia

La salma è stata recuperata dalla Capitaneria di Porto di Porto Torres e trasferita presso l’Istituto di medicina legale a Sassari per l’autopsia
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Il cadavere trovato sugli scogli di fronte al villaggio di Rasciada, situato a circa 2 chilometri da Lu Bagnu nel comune di Castelsardo, è stato identificato come quello di Davide Calvia.
Questa mattina, una persona vicina alla famiglia, autorizzata dalla sorella Nadia Calvia, ha effettuato l’identificazione del corpo del sub disperso dal 12 aprile scorso.
La conferma dell’identità è stata possibile grazie ai tatuaggi presenti sul corpo della vittima. La sorella Nadia Calvia è sconvolta per quanto è accaduto.
Questa mattina alle 7.30 è scattato l’allarme dopo che un sub impegnato in una battuta di pesca ha fatto un avvistamento. La Capitaneria ha inviato una motovedetta Cp 810 sul posto per recuperare il corpo.
La salma è stata trasferita presso l’Istituto di medicina legale a Sassari e sarà a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia.

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In Sardegna c’è una roccia che sembra un enorme teschio: sapete dove si trova?

Una fotografia che sembra uscita da un film fantasy, una spettacolare roccia modellata dal tempo e dal vento: ma dove ci troviamo?
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Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.
L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.
Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.

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