Lo sapevate? Perché la Grotta della vipera si chiama così?

La Grotta è ora un importante patrimonio culturale della Sardegna che tutti conoscono: ma perché si chiama così?
La Grotta della Vipera è un monumento funerario nella necropoli punica di Tuvixeddu. Ospita le sepolture di Atilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo e ha preso questo nome dal fatto che ha due vipere scolpite sull’architrave.
Rischiava di essere distrutto ma è stato salvato grazie all’intervento del generale Alberto La Marmora durante i lavori per la costruzione della Cagliari-Sassari nel 1822. Installò un cancello per impedire ulteriori danni e preservare la grotta dagli abusi.
La Grotta è ora un importante patrimonio storico e culturale della Sardegna che testimonia la sua ricca storia dalla preistoria all’epoca romana.
Ma chi era Atilia Pomptilla? Era di famiglia gentilizia a Roma e seguì il marito Lucio Cassio Filippo in esilio in Sardegna, forzato dall’imperatore Nerone. Filippo contrasse la malaria in forma grave e Pomptilla, continuando a vegliare su di lui, si ammalò a sua volta e morì. Filippo le fece costruire un grande mausoleo, che ancora oggi è un imponente monumento funebre alla loro memoria.
L’entrata monumentale della Grotta della Vipera è modellata come un tempio “ad ante” con un pronao aperto, due pilastri laterali e due colonne centrali. Purtroppo, nel corso del tempo, le ante, le colonne e i pilastri sono andati perduti, ma un capitello sopravvive come unico resto.

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ARTINA, voce e cuore della Sardegna: il viaggio musicale della cantante quartese Martina Cardia

La sua determinazione e il suo talento l’hanno portata ad aprire i concerti di artisti come Bianca Atzei, Emis Killa, Il Pagante, Valentina Persia e altri nomi della scena italiana
Martina Cardia, in arte ARTINA, è una cantante originaria di Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari, e ha 33 anni. Il suo nome d’arte nasce da un profondo legame con la propria identità: un omaggio al nome di battesimo, che si fonde con l’essenza dell’arte, presente in lei fin dall’infanzia.
Sin da piccolissima, infatti, l’arte ha rappresentato per lei una via d’espressione naturale. La sua prima esibizione avvenne a soli tre anni, nella chiesa del suo paese, dove cantò “Madonna nera” di fronte a un pubblico numeroso, con una naturalezza sorprendente per una bambina. Da allora, il canto è diventato compagno quotidiano di vita.
Dopo il diploma, Martina ha intrapreso lo studio del canto moderno presso un’accademia di Cagliari. Da quel momento, il suo percorso si è arricchito di esperienze dal vivo in tutta la Sardegna, tra piazze, locali, resort e hotel. La sua determinazione e il suo talento l’hanno portata ad aprire i concerti di artisti come Bianca Atzei, Emis Killa, Il Pagante, Valentina Persia e altri nomi della scena italiana.
Nel 2023 è stata finalista del concorso internazionale “New York Canta”, esibendosi davanti a una giuria composta da artisti come Clementino e LDA. Nello stesso anno, ha conquistato la medaglia d’argento alle Nazionali della Performer Italian Cup a Roma, un riconoscimento che conferma il suo talento e la sua presenza scenica.
Tra le tappe più significative del suo percorso recente c’è anche la partecipazione alla masterclass “Professione Cantante”, dove ha avuto l’occasione di farsi ascoltare da professionisti del settore come Federica Camba, Tony Vandoni (direttore artistico di Radio Italia) e Kikko Palmosi, oggi suo produttore musicale. Proprio da questo incontro è nata una svolta: la consapevolezza di voler raccontare la propria verità artistica con coraggio e sincerità.
Il suo primo singolo, “Lontano da qui”, è il frutto di questo desiderio. Un brano carico di sensibilità, nato da un periodo difficile, che si trasforma in un messaggio di rinascita, forza e speranza. Attraverso il dolore, ARTINA ha scelto di creare, di trasformare il disordine in musica, dando voce a chi, come lei, cerca la luce oltre le difficoltà. “Lontano da qui” è stato prodotto a Milano da Kikko Palmosi, accompagnato da un videoclip girato tra studio e set fotografici.
Attualmente, Martina è impegnata in diverse ospitate radiofoniche tra Roma, Milano e la Sardegna, mentre lavora a nuove canzoni che raccontino altri frammenti della sua storia. Con una determinazione incrollabile e una passione che brucia ogni giorno, continua a lavorare sodo per far brillare la sua musica.
Un mese fa è uscito il suo secondo singolo, “ENCHANTÈ”, un brano pop con delle vene funky/r&b che fanno da sottofondo a questo inizio estate.
E’ un pezzo fresco deciso e maturo. ARTINA in questo brano ha voluto parlare di un amore che finisce, un incantesimo che si rompe.
Eccolo: