Lo sapevate? Qual è la cattedrale più grande della Sardegna?
Assolutamente da visitare perché è una perfetta commistione di stili, dove spiccano barocco e raffinati stilemi neoclassici, in un armonioso capolavoro
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Non tutti sanno che la cattedrale più grande della Sardegna è il cosiddetto “Duomo di Oristano”.
La chiesa si chiama “Cattedrale di Santa Maria Assunta” e venne costruita sotto il papato di Pio XII.
Sorse su una struttura paleobizantina e su sepolture bizantine (VI-VII secolo).
Secondo la tradizione, nel 1070, la capitale del giudicato d’Arborea fu trasferita da Tharros a Oristano. Qualche decennio dopo (1131) è documentata, già come cattedrale, l’ecclesia sanctae Mariae de Orestano.
Le sedici colonne conservate nel cortile del duomo e i capitelli custoditi nel vicino seminario, permettono di ipotizzare che il primitivo edificio, in stile romanico, avesse tre navate. Alcuni restauri vennero effettuati nel 1228 ed entro il 1348 venne edificato il transetto con le quattro cappelle in stile gotico italiano.
Il grave stato di degrado della cattedrale nella prima metà del XVIII secolo determinò i lavori di ricostruzione che hanno portato all’attuale edificio, risparmiando poco dell’antica fabbrica romanico-gotica.
Il tempio venne consacrato nel 1745 ma i lavori terminarono solo nel corso della seconda metà del secolo.
La dedicazione avvenne invece in tempi recentissimi: il 10 gennaio 2016. Durante il rito sono state posizionate le reliquie di sant’Archelao e santa Giusta. L’antico altare fu ricostruito in posizione arretrata, nel coro, ma occultato dalle nuove strutture.
Assolutamente da visitare perché è una perfetta commistione di stili, dove spiccano barocco e raffinati stilemi neoclassici, in un armonioso capolavoro.
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Carcassa di fenicottero abbandonata ad Assemini, preoccupazione tra i cittadini

Da giorni, la carcassa di un fenicottero, un esemplare di fauna protetta, giace abbandonata, attirando l'attenzione dei passanti e suscitando una serie di segnalazioni alle autorità competenti.
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Carcassa di fenicottero abbandonata ad Assemini, preoccupazione tra i cittadini.
Ad Assemini, una scena inquietante si sta consumando in un prato frequentato dai residenti e dai loro animali domestici.
Da giorni, la carcassa di un fenicottero, un esemplare di fauna protetta, giace abbandonata, attirando l’attenzione dei passanti e suscitando una serie di segnalazioni alle autorità competenti.
Nonostante le numerose richieste di intervento, l’animale non è stato ancora rimosso, e il deterioramento del corpo sta diventando un problema sempre più serio. L’odore che emana dalla carcassa è in costante aumento, generando malcontento tra i cittadini, preoccupati per la propria salute e per il decoro dell’area circostante. La presenza dell’animale morto ha sollevato timori riguardo ai potenziali rischi sanitari, con la possibilità di attrarre insetti e altri animali. Questo episodio mette in luce una carenza nelle procedure di gestione della fauna selvatica protetta, sottolineando l’urgenza di interventi più efficaci e tempestivi quando si verificano simili situazioni in spazi pubblici. La comunità attende risposte concrete per garantire la sicurezza e il benessere dell’ambiente urbano.
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