Stefania, insegnante precaria: “Dov’è la continuità didattica? Gli alunni ogni anno subiscono un abbandono”

"Ogni anno gli alunni subiscono “un lutto”, “un abbandono” perché nel tempo trascorso tra insegnante e discente si crea una RELAZIONE. Relazione basata sulla fiducia"
Stefania Mastio, insegnante precaria di Gavoi, ci scrive per raccontarci la sua esperienza e per mettere il punto su chi davvero ogni anno subisce i danni di un sistema che non garantisce continuità: gli studenti.
“Sono Stefania, insegnante precaria da qualche anno. Parto da questo bigliettino donatomi da tre mie alunne l’anno scorso per dire che si parla tanto di stabilizzazione dei docenti precari… ma, alla fin fine chi ne paga le conseguenze sono i bambini/ragazzi, COSTRETTI ogni anno, se tutto va bene, a cambiare INSEGNANTE, cioè quella che dovrebbe essere la figura di riferimento per il discente.
Ogni anno gli alunni subiscono “un lutto”, “un abbandono” perché nel tempo trascorso tra insegnante e discente si crea una RELAZIONE. Relazione basata sulla fiducia. Fiducia, costruita giorno per giorno, fondamentale nell’azione educativa poiché il discente per far sì che apprenda, deve potersi fidare dell’insegnante e la fiducia, per far sì che ci sia, ha bisogno di tempo. Inoltre, ogni insegnante ha un proprio metodo di insegnamento, usa delle proprie strategie e, cambiare insegnante significa, oltre che perdere una figura fondamentale per la propria crescita, trovarsi davanti a nuovi metodi e nuove strategie. Questo può causare regressioni ove ci siano difficoltà o può essere di ostacolo ad un percorso di accrescimento. Dov’è la tanto nominata “continuità didattica”?? Mi rivolgo a Lei ministro Valditara, questa è un’emergenza che riguarda i nostri giovani. Risolva questo gap nel sistema educativo italiano”.

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