Lo “Zafferano Cortis”è, secondo i giurati dell’Italy Food Awards, la “Migliore specialità tipica regionale”. Il prestigioso premio, patrocinato dal Ministero delle politiche agricole che valorizza l’impegno e la competenza delle aziende nella diffusione di prodotti tipici, è stato consegnato a all’imprenditore Paolo Cortis(noto Ivan), a Milano, lo scorso 18 febbraio.

Un riconoscimento che sancisce ancora una volta la qualità del prodotto coltivato a Villanovafranca, che già nelle precedenti annualità si era aggiudicato il premio come miglior zafferano della Sardegna (nel 2021 e nel 2022). 

La passione per la coltivazione dello zafferano inizia per Cortis nel 1987, con la visione, ancora scolpita nei suoi ricordi di infanzia, di un campo fiorito di zafferano piantumato dallo zio Claudio. Passione che rimane sopita per alcuni anni, dedicati alla professione di geometra e che riemerge prima come hobby, per diventare poi il lavoro prevalente.

Decisiva in questa scelta per l’imprenditore è stata la scoperta della malattia. La sclerosi multipla, diagnosticata durante un controllo, lo mette davanti a una scelta obbligata, quella di lasciare il lavoro.

Una notizia che in primis sconvolge la sua quotidianità e i progetti, presenti e futuri, ma che gli permette di valutare con attenzione le sue passioni e valorizzare le tradizioni agricole della sua famiglia, in primis del nonno Luigino e dello zio, per trasformarle in lavoro e proiettarle nel futuro.

La coltivazione e trasformazione dello zafferano, partita proprio dai bulbi che lo stesso zio oggi ottantenne, gli ha regalato è oggi il lavoro e la sua missione. Un impegno che porta avanti con la cura dei dettagli e alla ricerca della massima qualità del prodotto.

Lo zafferano Cortis può essere acquistato dal sito internet, dotato anche della sezione e-commerce. Famoso oramai in tutta Italia, lo zafferano Cortis registra acquirenti nel nord Italia, in Europa e anche negli Stati Uniti.

Paolo Cortis è tra i partecipanti e vincitori del bando promosso dal Gal Marmilla “Sviluppo e potenziamento di laboratori di trasformazione e di commercializzazione di prodotti di cui all’allegato I del Trattato” CODICE UNIVOCO BANDO n. 44826. Gli è stato riconosciuto un finanziamento pari a € 10.288,78 per la realizzazione di un laboratorio per la lavorazione e il confezionamento dello Zafferano. 

È stato chiamato Nemo, ed è entrato al rifugio L.I.D.A. Sezione Olbia domenica scorsa, dopo essere stato abbandonato il giorno precedente su una strada pericolosa e molto trafficata. Nessuno lo stava cercando, eppure il cane è rimasto lì, fedele, aspettando invano il ritorno di chi lo aveva lasciato.

«Ci chiediamo come possa un uomo, se così possiamo chiamarlo, abbandonare un animale in questo modo», raccontano dal rifugio. «Nemo è un cane meraviglioso, dolce e buono, ma purtroppo cani come lui spesso finiscono nelle mani sbagliate».

Secondo gli operatori del rifugio, situazioni come queste non sono rare. «Invece di ricevere amore e cure, questi animali vengono abbandonati al primo segnale di difficoltà, esposti a pericoli gravissimi sia per loro che per gli automobilisti», spiegano. «Servono leggi più severe e controlli regolari, soprattutto in contesti in cui la cura degli animali viene trascurata».

Nemo, un pitbull senza microchip, non era in buone condizioni fisiche al momento dell’arrivo al rifugio. «È rimasto per ore ad aspettare chi lo aveva lasciato, probabilmente sperando che sarebbero tornati a prenderlo», aggiungono dal rifugio. «Grazie al buon cuore di un cittadino, siamo riusciti a portarlo al sicuro».

Ora Nemo ha bisogno di cure, tranquillità e di qualcuno che gli faccia finalmente conoscere l’affetto vero. «Ogni cane merita una casa amorevole e nessun animale dovrebbe mai subire l’abbandono», sottolineano dal rifugio. «Chiediamo l’aiuto della comunità per sostenere Nemo e tutti gli animali che, come lui, hanno bisogno di una seconda possibilità».

Per chi volesse contribuire o adottare Nemo, è possibile contattare il rifugio ai numeri e agli indirizzi: 3334312878, [email protected]. Ulteriori informazioni su come aiutare sono disponibili sul sito LIDA Sez. Olbia.